Il mondo troppo spesso rende il Marocco un bersaglio ricorrente per i suoi critici. Il suo articolo dal titolo “In Marocco, il rimpasto del capo del governo in un contesto di lotta tra clan”, che attacca direttamente la composizione del nuovo governo marocchino, si inserisce in una tendenza sorprendente: quella di un giornale che mescola insinuazioni e non fonti e giudizi affrettati su scelte che rientrano esclusivamente nella sovranità marocchina.
In questo articolo, il quotidiano francese dipinge un ritratto che denigra alcune figure recentemente nominate al governo, come Mohamed Saad Berrada o Amine Tahraoui, pur sottolineando i loro legami con il capo del governo Aziz Akhannouch. Il mondo omette un dettaglio importante: le sue affermazioni si basano su insinuazioni e fonti non identificate. Quando si formulano accuse, l’assenza di prove tangibili è una flagrante violazione del rigore giornalistico.
Doppi standard
Immaginiamo l’esercizio opposto: cosa diremmo in Francia se i media stranieri analizzassero le scelte ministeriali francesi in termini di relazioni personali o reti di influenza? È facile criticare senza tenere conto delle dinamiche locali. In Marocco, come altrove, la nomina di un ministro si basa su una combinazione di fiducia e competenza. È quindi naturale che Aziz Akhannouch si circondi di persone che soddisfano questi due criteri. Credere che queste nomine avvengano senza tenere conto delle sfide nazionali o delle aspettative popolari è una semplificazione troppo riduttiva.
Questa intrusione negli affari marocchini solleva un’altra domanda: perché Il mondo si arroga il diritto di giudicare le scelte interne di una nazione sovrana? Questo tipo di articoli non riflette un desiderio di informazione, ma un atteggiamento editoriale che sembra cercare di alimentare polemiche.
Un obiettivo ricorrente
Negli ultimi anni il Marocco è diventato un bersaglio frequente di critiche Mondotroppo spesso presentato senza sfumature o contesto. Questo atteggiamento è tanto più deplorevole se si considera che le relazioni tra Francia e Marocco sono storicamente forti e strategicamente importanti. Alimentare un tale clima di sfiducia non serve a nessuna delle due nazioni.
Va ricordato che in occasione della recente visita di Emmanuel Macron in Marocco, Il mondo ha preferito soffermarsi sui presunti effetti di questa visita in Algeria, piuttosto che insistere sui punti salienti e sulle principali questioni di questo storico incontro. Il mondo Sarebbe meglio quindi mettere in discussione le sue scelte editoriali. La critica costruttiva è essenziale, ma deve basarsi su fatti comprovati. Piuttosto che screditare le scelte marocchine, il giornale trarrebbe vantaggio dal concentrarsi nuovamente sulla sua missione principale: informare.
Il Marocco, come ogni paese, si evolve secondo le proprie realtà e dinamiche. Le sue scelte non meritano procedimenti giudiziari e riguardano solo lui stesso.
Hicham Bennani
Morocco
Related News :