Una richiesta che non piace a tutti. Alla ricerca di risparmi significativi per il bilancio 2025, la scorsa settimana l’esecutivo ha invitato gli ex ministri e in particolare i primi ministri a fare “sforzi” sui costi dei vari benefici a loro disposizione dopo il loro mandato, coperti dai contribuenti. Invitata domenica su France 3, Élisabeth Borne ha fatto conoscere la sua opposizione.
“Ciò che ci si prende cura, quando sei un ex primo ministro, è un’auto che accompagna la protezione, la sicurezza che ti viene assicurata”, ha spiegato il primo capo di governo del secondo quinquennio di Emmanuel Macron (2022 -2024), prima di lanciare, in tono aspro: “Se Michel Barnier pensa che non ho problemi di sicurezza…”
L’ex primo ministro ha ritenuto che “la protezione e la sicurezza sembravano opportune”, viste le riforme “non tutte popolari” che ha portato avanti durante il suo mandato, citando la riforma delle pensioni o la riforma dell’immigrazione.
La dichiarazione di Élisabeth Borne arriva nel momento in cui, secondo le nostre informazioni, il Primo Ministro ha chiesto al Ministro dell'Interno Bruno Retailleau di affrontare la questione della protezione della polizia di cui beneficiano “l'uso e spesso senza limiti di tempo” da parte degli ex primi ministri o ministri degli Interni. Sarebbero interessati una quarantina di ministri.
Questa protezione della polizia ha un costo significativo. Secondo un calcolo effettuato nel 2024 da un commissario della Sottodirezione per la Protezione Personale (SDLP), queste missioni di comodo costerebbero 23.000 euro per agente di polizia. Eliminandoli si risparmierebbero 4 milioni di euro all’anno e si recupererebbero circa 70 agenti di polizia che potrebbero svolgere altre missioni più delicate.
Anche i lavori parlamentari riportati da diversi media la scorsa settimana hanno rivelato un aumento delle spese da parte degli ex primi ministri. Nell’ultimo anno, questa spesa a carico dei contribuenti è aumentata a 1,42 milioni di euro, rispetto a 1,28 milioni di euro nel 2022, con un incremento dell’11%. Gli ultimi due inquilini di Matignon prima di Michel Barnier, Élisabeth Borne e Gabriel Attal, non compaiono nel resoconto 2023.
Related News :