Le attività economiche di Dominique Strauss-Kahn in Marocco sono state indagate da un’inchiesta del programma Cash Investigation, in onda su France 2. Dopo aver perso la presidenza del Fondo monetario internazionale nel maggio 2011, a seguito di uno scandalo sessuale, l’ex ministro delle Finanze (1997-1999) sotto il governo di Lionel Jospin, scommette sul regno per iniziare una nuova vita.
Forte della sua esperienza nel mondo della finanza, DSK ha trasferito la propria attività in Marocco nel 2012 per beneficiare dei vantaggi di Casa Finance City (CFC). Nello stesso anno fonda una società a Casablanca, specializzata in consulenza e conferenze.
Il programma ha rivelato, grazie ai documenti dei “Pandora Papers”, pubblicati nell’ottobre 2021 da un consorzio di giornalisti investigativi (ICIJ), che DSK ha guadagnato diversi milioni di euro nel regno: 7,8 milioni di euro nel 2014, 5 milioni di euro nel 2015 e 3,8 milioni di euro nel 2016.
Ingenti somme finirono nelle mani di DSK senza che lui dovesse pagare le tasse. Il regime fiscale CFC esentava le imprese dalle tasse durante i primi cinque anni dalla loro costituzione, pagando poi l’8,75% contro il 30% delle altre società in Marocco.
Un regime che ha portato il Regno a essere inserito, nel 2017, dall’Unione Europea nella lista grigia dei paradisi fiscali. Solo nel 2021 il Marocco è stato escluso, dopo aver messo in discussione i vantaggi fiscali dei CFC. Un sistema che DSK ha contribuito a creare nel 2012, per una remunerazione elevata, specifica la stessa fonte.
Dopo il Marocco, l’ex presidente del Fmi si è diretto negli Emirati Arabi Uniti, precisamente nell’emirato di Ras Al-Khaimah, per sviluppare la sua attività di consulenze e convegni. La monarchia del Golfo è sulla lista grigia 2024 della Financial Action Task Force (FATF).
Morocco
Related News :