Il malcontento continua. Quasi 500 agricoltori della Mosella, della Mosa e della Meurthe-et-Moselle erano in strada per esprimere ancora una volta la loro rabbia.
L'incontro è stato un'iniziativa di Young Farmers 57 e della FDSEA. Partiti questa mattina da Metz Expo, i manifestanti sono arrivati in trattore davanti alla prefettura intorno alle 14, appositamente per parlare con il prefetto. Prima di ciò, diverse soste: alla Camera dell'Agricoltura, alla MSA (previdenza sociale agricola), al DREAL o anche al municipio di Metz per esporre i cartelli comunali.
Tra i motivi della rabbia: l'accordo tra Unione Europea e Mercosur. Secondo loro, il trattato esporrebbe il loro settore ad una maggiore concorrenza, mentre per alcuni la situazione è già complicata successive crisi climatiche o sanitarie. Gli agricoltori si aspettano un'opposizione più ferma da parte dello Stato francese per incoraggiare altri paesi a rifiutare questo accordo.
Ma l’essere stufi è legato anche e soprattutto a “norme amministrative, sempre più numerose e restrittive”. Gli allevatori presenti lamentano inoltre la mancanza di sostegno per le questioni relative alla febbre catarrale degli ovini, che per alcuni ha comportato pesanti perdite finanziarie. La FDSEA57, tuttavia, accoglie con favore l'impegno della Regione Grand Est che ha stanziato una dotazione di quasi 7 milioni di euro, anche per sostenerla nella gestione di questo problema sanitario.
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