Nella sede del Senato francese a Parigi, funzionari eletti ed esperti marocchini e francesi hanno condiviso le loro prospettive ed esperienze sul tema della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile. Si tratta di un incontro che segna il 10° anniversario del Cercle Eugène Delacroix.
Intitolato “La transizione ecologica nei territori: prospettive incrociate”, il 3° Forum degli eletti Francia-Marocco, tenutosi giovedì 28 novembre 2024 a Parigi, ha riunito numerosi personaggi politici ed esperti influenti dei due paesi, con una visione ripensare insieme e adattare le strategie ambientali locali alle sfide globali.
In effetti, questo forum si è rivelato una vera e propria piattaforma di scambio dinamico, dove gli attori di entrambe le sponde del Mediterraneo hanno potuto condividere le loro visioni e confrontare le rispettive strategie in termini di sostenibilità e adattamento ecologico.
Intervenendo nel corso di una tavola rotonda organizzata a margine dell’evento, Abdelaziz Derouiche, presidente dell’Associazione marocchina dei presidenti dei consigli di prefettura e provincia (AMPCPP), ha ribadito gli stretti legami tra Marocco e Francia sottolineando l’impegno del Regno a favore della transizione ecologica e sviluppo sostenibile.
Derouiche ha iniziato ricordando le missioni e le strutture dell’AMPCPP, prima di addentrarsi nella storia delle relazioni franco-marocchine. Egli ha insistito sulla profondità delle relazioni bilaterali, recentemente rafforzate dal sostegno della Francia al carattere marocchino del Sahara e dalla visita simbolica del presidente francese in Marocco. In particolare, lui dipinge un ricco quadro delle riforme realizzate sotto il regno del re Mohammed VI, in particolare nel settore della transizione ecologica.
« Il Marocco, in conformità con il suo nuovo modello di sviluppo, mira ad aumentare la produzione di energie rinnovabili, razionalizzare il consumo energetico, attuare politiche climatiche adeguate, rafforzare i sistemi di accumulo, migliorare il clima imprenditoriale, rafforzare la trasparenza, incoraggiando l’innovazione e sviluppando il capitale umano come fattori essenziali per garantire l’elettrificazione sostenibile e combattere il cambiamento climatico. Tutto questo con l’obiettivo di aumentare la quota di energie rinnovabili al 52% del proprio mix energetico entro il 2030.“, ha sottolineato.
E aggiungere: “ Questi orientamenti strategici, che fanno parte della strategia nazionale di transizione energetica, prevedono lo sviluppo delle energie rinnovabili, l’efficienza energetica, una maggiore flessibilità del sistema elettrico, la promozione della produzione elettrica decentralizzata, la decarbonizzazione del settore industriale, l’esplorazione di nuove fonti energetiche (Idrogeno, Biomasse, Energia Marina) e metodi innovativi di stoccaggio energetico, nonché il rafforzamento dell’integrazione regionale« .
D’altra parte, Derouiche ha sottolineato l’importanza degli enti locali che svolgono un ruolo chiave in questa transizione grazie alle recenti leggi organiche che conferiscono loro maggiori responsabilità. Ha citato diverse iniziative sostenute dal Ministero degli Interni marocchino volte a preservare l’ambiente, come il programma nazionale di gestione dei rifiuti domestici e il miglioramento della qualità dell’aria attraverso le energie rinnovabili.
Ha anche ricordato l’appello rivolto ai marocchini che vivono all’estero affinché svolgano un ruolo attivo nello sviluppo nazionale, accogliendo il loro contributo attraverso vari investimenti. Questa rete di talenti rappresenta un valore aggiunto fondamentale per il Marocco, alimentando il tessuto economico e sociale del Paese attraverso i loro progetti.
Per concludere, Derouiche ha sottolineato il ruolo del Cercle Eugène Delacroix nel consolidamento delle relazioni franco-marocchine. Composto da più di 200 funzionari eletti francesi, questo circolo lavora attivamente per realizzare progetti comuni e organizzare regolarmente forum destinati a rafforzare la già forte e promettente cooperazione tra i due paesi.
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