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Valentino Exanto
Pubblicato il
29 novembre 2024 15:26
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François Godinot, presidente dell' Unione dei proprietari forestali della Mosa (Fransylva 55), descrive un modus operandi inquietante. Secondo La Dépêche, a differenza dei classici furti di legname già tagliato o di appezzamenti in eccesso, questi criminali si identificano appezzamenti isolatispesso vicino alle strade, e uccidono in uno o due giorni querce invecchiato dai 120 ai 150 anni.
“Agiscono come una banda organizzata, con informatori che individuano i luoghi e le macchine per tagliare e trasportare rapidamente i tronchi”, sottolinea Éric Berton, proprietario forestale di Louppy-le-Château, che ha scoperto a marzo che il suo terreno era stato saccheggiato.
Danni morali e finanziari
Le perdite finanziarie ammontano tra i 5.000 e i 6.000 euro, ma alcuni hanno perso fino a 12.000 euro. Questi dati non riflettono l’impatto emotivo derivante dalla scomparsa di alberi secolari che da generazioni facevano parte del paesaggio familiare.
Ingenti anche i danni materiali. Le macchine dei ladri lasciano buchi nel terreno, compromettendo la rigenerazione naturale delle foreste.
Indagini complesse
Mi-settembre, sette procedimenti legati al furto di legname erano in corso presso la gendarmeria di Commercy. Tra questi, solo uno riguarda atti di furto chiaramente identificati, senza l'autorizzazione delle vittime.
Il procuratore di Bar-le-Duc, Sofian Saboulard, riconosce la complessità delle indagini, in particolare a causa della mancanza di testimoni et d'indici tecniche.
Una mobilitazione necessaria
Con più di 20.000 proprietari forestali nel dipartimento, questi furti sollevano una domanda cruciale: come preservare questo patrimonio a fronte di reti sempre meglio organizzate?
Con l'AFP
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