È stato tramite e-mail che la presidenza dell'Università di Lille ha cominciato a informare i suoi collaboratori dell'azione intrapresa martedì 3 dicembre: “il funzionamento come giorno festivo a metà settimana mostrerà a tutti i nostri partner l'impatto delle attività dell'Università di Lille università”, scrive Régis Bordet, presidente della l'Università di Lille, la più grande di Francia con 80.000 studenti iscritti. Questa azione fa seguito alla riunione dei rettori delle università francesi del 21 novembre, che ha allertato il ministro dell'Istruzione superiore “la situazione insostenibile delle università, conseguenza delle misure nazionali adottate dallo Stato senza che queste vengano indennizzate”.
Università con risorse insufficienti
Il rettore dell'Università di Lille ricorda che è uno di quelli “Storicamente con risorse insufficienti e un sussidio per i costi del servizio pubblico inferiore alla media nazionale”. Lo shock inflazionistico ed energetico del 2022 ha peggiorato la situazione. Il colpo finale è arrivato con “misure governative non compensate (aumento del punto indice, aumento dell'aliquota contributiva CAS)spiega Régis Bordet in questa e-mail interna ottenuta da France Bleu Nord. È per questo motivo che il comitato di gestione dell'università ha deciso di proporre al rettorato un bilancio iniziale 2025 molto deficitario, pur mantenendo la maggior parte dei progetti e delle azioni. Nella presente email destinata al personale si precisa che “non sarà necessario rispondere, né inviare e-mail e telefonate di carattere professionale, né organizzare riunioni, né svolgere attività didattiche. Solo la discussione delle tesi verrà svolta in sedi che potranno eccezionalmente essere trasferite, così come alcune delle esami programmati e non refertabili”.
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