Del percorsi strappato, Dire portato via dalla forza diacqua e talvolta intere sezioni di montagne indebolito dalle frane.
Il maltempo del 2023 non ha risparmiato il dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza. Tanto che un anno dopo alcuni settori sono ancora in fase di ristrutturazione ricostruzionein particolare la strada del Col d'Allos, chiusa fino a luglio 2025.
La somma di funziona raggiungere è importante e la dotazione finanziaria per realizzarli è altrettanto importante. Nel giugno 2024, il Dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza aveva stimato il costo dell'opera in 12 milioni di euro e si era detto preoccupato per il sostegno statale, visto che una prima valutazione lo valutava a 2,5 milioni di euro, come risarcimento per le calamità naturali.
Infine, lo Stato metterà a disposizione 11 milioni di euro al Consiglio dipartimentale delle Alpi dell'Alta Provenza e 3,5 milioni di euro al Comune, secondo quanto annunciato giovedì 28 novembre dal ministro degli Affari rurali e del Commercio e dell'Artigianato. Françoise Gatel, durante il suo viaggio nelle Hautes-Alpes.
Maltempo: missioni ispettive per valutare la necessità di aiuti
« Questo sostegno finanziario dello Stato alle comunità del nostro dipartimento è il risultato di un intenso lavoro di partenariato durato quasi un anno con il consiglio dipartimentale e le comunità. », sottolinea Marc Chappuis, prefetto delle Alpi dell'Alta Provenza, che ricorda che i 48 milioni di euro di crediti nazionali ottenuti dagli enti locali Alte Alpidel Alpi dell'Alta Provenzadel Alpi Marittime e ilArdeche sono il risultato di una missione ispettiva durata quasi un anno per valutare la necessità di intervento da parte dello Stato.
Rendere il territorio più resiliente
Oltre alla ricostruzione identica delle infrastrutture che sono state distrutte, dobbiamo garantire che i nostri territori siano più resilienti per far fronte agli effetti del cambiamento climatico. »,
aggiunge il rappresentante dello Stato.
Per costruire questo resilienza di fronte al rischio del rinnovamento, o addirittura dell’aggravamento, del danno cagionato eventi meteorologici estremi nell’arco alpino sarà lanciata una nuova missione di ispezione per trarne insegnamento inondazioni e individuare le linee guida per i piani di resilienza da proporre alle autorità locali e agli stakeholder.
Questo missionenoto come “Retex-resilienza”, presenterà le sue prime analisi entro 3 mesi e le sue conclusioni entro 5 mesi.
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