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Oscar d’impresa della Côtes-d’Armor: cinque trofei assegnati

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Dal 2013 è uno degli incontri più importanti per gli imprenditori della Côtes-d'Armor. Gli Oscar dell'impresa si sono svolti questo giovedì, 28 novembre, presso la sala Grand Pré di Langueux. La cerimonia, orchestrata dalla Business Oscars Association, evidenzia ogni anno i successi aziendali nella regione. Quest'anno sono state premiate cinque aziende tra le 35.000 presenti in tutta la regione. “Nessuno di loro è candidato”, precisa Michèle Guibert, presidente dell’associazione e anche direttrice generale del Crédit Agricole des Côtes-d’Armor. Sono i nostri partner a sceglierli. » Vale a dire, una giuria di una decina di professionisti e partner composta in particolare da ex vincitori, Camera di Commercio e Industria, imprenditori, commercialisti, consulenti… Che impatto possono avere gli imprenditori selezionati? Una certa notorietà, risponde in sostanza Michèle Guibert, e una rete allargata.

E i cinque vincitori sono…

Il primo Oscar, quello della crescita, è stato assegnato a Tartapain. Nel 1999, la panetteria Yffiniac è stata pioniera nella creazione di un sistema di azionamento. Nato da “una piccola boutique”, secondo il suo fondatore Pierre-Yves Guillouet, il gruppo ne conta oggi otto nel dipartimento.

Il secondo premio, l'Oscar per lo Sviluppo Internazionale, è stato assegnato a GMMI. Dalla sua sede a La Motte, questa azienda progetta e produce sistemi di trasferimento di tubi automatizzati e biosicuri, che commercializza in tutto il mondo, dalla Tailandia alla Turchia.

La centenaria Manifattura Dolmen, di Pabu, specialista in abbigliamento da lavoro, ha ricevuto l'Oscar delle Transizioni per aver riciclato i tessuti nelle borse da trasporto.

Quanto all'Uspalla di Perros-Guirec, è stato premiato con l'Oscar dei giovani imprenditori. Il laboratorio fondato nel 2012 è riuscito a farsi strada nel mondo della cosmetica con i marchi Passion Marine e Bio Bretagne Océan.

L'ultimo trofeo, l'Oscar speciale della giuria, è stato riservato al Gruppo Le Graët di Guingamp, protagonista dell'industria agroalimentare bretone che oggi fattura 250 milioni di euro e conta 800 dipendenti. Il gruppo ha creato una fondazione per la “lotta contro l'esclusione”, al fine di promuovere “l'integrazione professionale” nella regione.

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