A Bulgnéville, nei Vosgi, il caseificio Ermitage ha annunciato mercoledì 27 novembre la sospensione “in via precauzionale” delle sue forniture con l'allevatore implicato dall'associazione difesa animali L214. Quest'ultimo ha pubblicato martedì le immagini dello sfruttamento di un allevatore dell'Alta Marna che collabora con la cooperativa. In questo film girato in ottobre, gli attivisti denunciano la reclusione di 160 mucche da latte, nonché condizioni di vita inadeguate all'animale: percosse con bastoni, pavimenti sporchi e scivolosi, nessun contatto con l'esterno, locali insalubri, ferite non curate, ecc. “Condizioni di vita atroci”riassume Camille Martins co-referente L214 in Meurthe-et-Moselle e nei Vosgi.
Il caseificio Ermitage ha avviato un'indagine interna per far luce sulle accuse mosse da L214. Il risultato è atteso la prossima settimana. La prefettura dell'Alta Marna, da noi richiesta, indica in un comunicato stampa, “che i controlli effettuati questo martedì non rivelano alcun atto di maltrattamento e che questo allevamento non è sfavorevolmente noto ai servizi veterinari. Negli ultimi cinque anni non sono pervenute denunce relative a maltrattamenti sugli animali”. L'allevatore in questione fornisce 1,5 milioni di litri di latte all'anno, sui 500 milioni raccolti dal gruppo.
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