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Gli agricoltori biologici manifesteranno dopo la contaminazione dei loro raccolti da parte di un pesticida

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La Federazione nazionale dell'agricoltura biologica (Fnab) ha invitato mercoledì 27 novembre a “rendere trasparente” sulla contaminazione delle colture biologiche da parte del prosulfocarb, un erbicida molto volatile ampiamente utilizzato per trattare i cereali.

Il movimento ha annunciato a “prima mobilitazione” a terra giovedì 28 novembre 2024, nel pomeriggio, davanti alla Direzione Dipartimentale dei Territori (DDT) dell'Yonne, ad Auxerre (Yonne).

Quali pesticidi “contamina regolarmente colture non bersaglio come il grano saraceno che, per essere maturo, viene raccolto in autunno, molto spesso al momento dei trattamenti da parte di agricoltori non biologici”, spiega Fnab in un comunicato.

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Secondo pesticida più venduto

“Ci avevano promesso un risarcimento l’anno scorso con l’aumento delle tasse sui pesticidi e alla fine tutto è scomparso con le mobilitazioni agricole. Siamo stati presi in giro per quattro anni, non si può andare avanti così a lungo.” deplora Philippe Camburet, presidente della Fnab e “Produttore della Borgogna di grano saraceno contaminato”. Autorizzato in Francia dal 1990, il prosulfocarb è oggi il secondo principio attivo più venduto, dietro allo zolfo e davanti al glifosato.

Nel 2023, l'agenzia per la sicurezza sanitaria Anses ha richiesto agli agricoltori che utilizzano questo erbicida, utilizzato in particolare per grano e patate, di rispettare una zona cuscinetto di almeno 10 metri con le zone residenziali e di ridurre i dosaggi, dopo una nuova valutazione del rischio che non può escludere il superamento le soglie di sicurezza per i bambini.

400 colture contaminate dal 2018

Ma per la Fnab queste distanze sono inefficaci a causa dell’estrema volatilità di questa sostanza, di cui si chiede il divieto assoluto. Sulla base dei dati degli enti certificatori e dei raccoglitori, la Fnab stima che dal 2018 più di 400 colture biologiche siano state contaminate da prosulfocarb.

“Oggi, se vogliamo che il nostro grano saraceno venga raccolto, dobbiamo dimostrare che non è stato contaminato facendo effettuare analisi tossicologiche a nostre spese” spiega Loïc Madeline, produttore di grano saraceno biologico in Normandia, citato nel comunicato stampa.

A livello europeo, l’autorizzazione del prosulfocarb è stata prorogata fino alla fine di gennaio 2027, ora che lo Stato responsabile della rivalutazione del prodotto, il Portogallo, completi i suoi lavori.

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