Se i Charentais affrontano tanto l'argomento alla fine di novembre, è perché la caduta delle foglie dagli alberi (in altre parole l'autunno) ha reso visibili i rifugi di grandi insetti neri e gialli (europei e asiatici) ben nascosti durante l'estate. Ma ci sono davvero i calabroni nei nidi? Rischiamo di essere attaccati e morsi in questa stagione? E dovrebbero essere eliminati?
Abbiamo chiesto la competenza di Jérémy Groult. È il capo della società Stop vespe e calabroni, con sede a Cognac. Il professionista ritiene innanzitutto che i nidi “non rappresentino una vera minaccia se sono abbastanza alti sugli alberi”. Ma precisa subito il suo commento: “Con il vento di questi giorni i nidi possono cadere e allora la situazione può diventare pericolosa”. Perché Jérémy Groult contraddice fermamente chi strombazza sui nidi vuoti in autunno: “Finché non arriva il freddo, i calabroni non sono scomparsi. La maggior parte delle operaie è morta con la prima gelata, quindi ci sono meno individui che in estate (da 100 a 500 per nido in alta stagione)”.
Potrebbero esserci ancora calabroni nei nidi che stiamo vedendo in questo momento
In questo periodo dell'anno, continua Jérémy Groult, le regine hanno lasciato il nido per andare in letargo altrove. Torneranno in primavera per formare una nuova colonia, nei nidi esistenti, oppure ne costruiranno di nuovi nelle vicinanze. Mentre gli specialisti sostengono che i calabroni asiatici sono più aggressivi di quelli europei, il capo di Stop Wasps and Hornets ritiene che l'intervento per la loro distruzione sia strettamente simile e non più pericoloso.
“Una ventina di interventi nel mese di novembre”
Spiega che se il suo periodo principale di attività è ovviamente l'estate (“lavoro dalle 7 alle 10 volte al giorno, soprattutto in agosto”), continua ad essere richiesto a Cognac in autunno. “Ho subito una ventina di operazioni questo mese.” Il suo consiglio ovviamente è quello di non cercare di distruggere voi stessi un nido che ritenete vuoto.
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“Ci sono professionisti per questo. E siamo abbastanza ben distribuiti in Charente per intervenire quasi ovunque». Per la distruzione di un nido, Jérémy Groult prende 70 euro; il rifugio dei calabroni è ad altezza d'uomo, 110 quando deve arrampicarsi sulla cima di un albero.
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