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una domanda di permesso tesa a Laveu

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È stata presentata una domanda di autorizzazione edilizia e l’indagine pubblica durerà fino al 2 dicembre. Si trattava di un residente della parte alta del quartiere di Laveu che ha chiesto di installare nel suo giardino una struttura coperta di ± 40 m² installata sul retro del terreno, destinata all’allevamento di anatre. Si trova in rue Georges Antoine, all’angolo con boulevard Kleyer.

Questa richiesta provoca ovviamente la reazione dei residenti vicini.
Parliamo di una capienza di 150 anatre. Sono sorpreso che la città possa immaginare una simile infrastruttura nel centro della città. Il mio vicino ha già più di trenta anatre che gli rendono la vita un inferno. Oltre alle galline, fagiani, emù, conigli, galli e una volta un pavone. Sono già state comminate multe per l’inquinamento acustico ed è in corso un processo di pace. Il mio vicino insiste e chiede di espandersi nonostante le opinioni negative dei suoi vicini“, testimonia uno di loro.

E l’installazione di una tenda agricola per il ricovero delle mosche d’acqua, accettata dal Comune, sembrerebbe suggellare l’allevamento puro e semplice… e non solo un’aia già problematica.
Se il Comune può autorizzare piccoli allevamenti di bestiame, soggetti a permessi diversi a seconda della loro capacità, essi semplicemente non possono produrre rumori che possano disturbare la quiete dei residenti, tra le 22:00 e le 6:00 del mattino.
Ma è ovvio che uno “stormo” di anatre può generare disagi e potenziali fastidi. Le anatre, soprattutto i maschi e le anatre nel periodo della deposizione, emettono rumori che possono disturbare gli abitanti, soprattutto nei centri abitati. Inoltre i loro escrementi, se non gestiti bene, possono generare odori sgradevoli.

Da parte sua, il proprietario delle anatre spiega che è solo una passione, che rimarrebbe limitata a 200 anatre, e che la struttura coperta servirebbe loro solo da riparo in caso di maltempo.
Ma chi accetterebbe senza batter ciglio, avendo scelto di vivere in città, di sentire 200 anatre starnazzare giorno e notte in fondo al proprio giardino?
Se parla di “passione”, l’allevatore ha comunque creato la sua azienda e una pagina Facebook “Au canard de Cointe” sulla quale vende le sue anatre allevate “all’aria aperta, in un ambiente idilliaco, dal concepimento dell’uovo da parte dei nostri gli allevatori possano covare sul posto.”


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