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Comunali 2024: DéFI apre la maggioranza assoluta a MR e Engagés ad Auderghem, i Verdi all’opposizione, ecco gli assessori e le loro competenze

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Per quanto riguarda l’Open Vld, non sorprende che le competenze di lingua olandese vadano a Philippe Adriaenssens, 7° assessore. Sarà responsabile degli affari di lingua olandese (comprese le biblioteche di lingua olandese e della cultura di lingua olandese) e dell’IT.

Quali assessori alla DéFI?

Ricordiamo che il DéFI ha perso 2 seggi il 13 ottobre 2024, passando da 19 a 17, ma rimanendo invariato rispetto al 2018. Dietro, è stata la squadra MR/Les Engagés del Ministro Valérie Glatigny ad arrivare seconda con 8 seggi, confermando la sconfitta di Ecolo-Groen (6 seggi, -2).

Logico quindi che il resto delle competenze venga monopolizzato dal partito amaranto. Sophie de Vos, DéFI, rimarrà quindi sindaco. Eredita l’Amministrazione Generale, la Polizia, la Prevenzione, la Cultura, la Partecipazione Cittadina e l’Ambiente. Éloïse Defosset, DéFI, è la prima assessore. Si occupa dello Stato Civile, della Popolazione, delle Infrastrutture Comunali, dei Grandi Progetti, dello Sport e delle Biblioteche francofone. Torna anche Matthieu Pillois, DéFI, 2° assessore, responsabile dello Spazio Pubblico (Lavori Pubblici, Strade, Pulizia Pubblica, Piano Verde), Urbanistica e Gioventù. Florence Couldrey, ancora DéFI, 3a assessore, eredita la prima infanzia, la genitorialità, la salute e il benessere degli animali. Stéphanie Paulissen, 5a assessora DéFI, si occupa di Istruzione (comprese le attività extrascolastiche e l’Accademia), Azione sociale e Anziani. Michel Blampain, DéFI, 6° assessore, eredita l’edilizia abitativa, la gestione del territorio e l’intrattenimento. Infine, Didier Molders presiederà il CPAS degli amaranto.

Herrmann-Debroux: “questione cruciale”

Tra le misure annunciate: il mantenimento delle “tasse più basse a Bruxelles”, la rinuncia alle auto aziendali, lo sviluppo delle isole di freschezza, un “festival delle vocazioni” per rilanciare l’occupazione giovanile, la lotta alle isole di calore, il rifiuto di “qualsiasi eccessiva densificazione”, la ristrutturazione degli spazi pubblici, un 5° asilo nido, l’ampliamento del polo scolastico Pré des Agneaux, un bonus di 1.000 euro per i giovani persone attive che si insediano nella città… Si annuncia inoltre “la trasformazione di Rouge-Cloître in un grande centro culturale ed educativo” e la creazione di un “Comitato Indipendente dei Residenti” nel dipartimento di partecipazione.

Infine, sulla spinosa questione della demolizione del viadotto Herrmann-Debroux, la nuova maggioranza promette che “chiederà alternative di mobilità, come parcheggi dissuasivi e trasporti rapidi, prima di qualsiasi modifica del viale urbano e dei progetti immobiliari di Auderghe sarà strettamente associato alle decisioni riguardanti questa questione cruciale”.


Ecolo-Groen sceglie l’opposizione ad Auderghem

Questi annunci della nuova maggioranza DéFI/MR-Engagés/Open Vld lasciano intendere che Ecolo-Groen si sta spostando verso l’opposizione ad Auderghem. La lista verde guidata da Élise Willame ha infatti deciso di sedersi all’opposizione nonostante le trattative si aprissero il 12 novembre 2024 con LB de Vos.

Elise Willame e i Verdi contro Auderghem. ©Whitley Isa

Secondo i Verdi, non hanno permesso loro di prendere in considerazione “la realizzazione di un programma ambizioso per dare energia al comune e adattarlo ai cambiamenti climatici, in particolare rendendo più verdi gli spazi pubblici e i cortili scolastici, permeando il suolo creando numerose isole di freschezza ; riqualificando la città per renderla più fruibile e resiliente; impianti fotovoltaici su edifici comunali…”

“Pochissime domande”

Accreditato con poco più del 20% dei voti, Ecolo-Groen aveva annunciato in modo trasparente la sua ambizione di svolgere un ruolo più influente all’interno del collegio in caso di partecipazione della maggioranza.

“Tuttavia, dalle trattative è emerso che la Lista dei Sindaci non voleva costruire un vero progetto comune, innovativo e ambizioso per il comune, preferendo una semplice manifestazione al programma esistente e accettando pochissime domande.”

Questo orientamento si riflette anche nella distribuzione dei mandati proposti a Ecolo-Groen, vale a dire un assessore di lingua francese e uno di lingua olandese, hanno ulteriormente giustificato i Verdi.

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