l'essenziale
Una settimana prima del lancio della piattaforma volta a facilitare l'insediamento dei medici di base (4 dicembre), Annie Messina, vicepresidente del consiglio dipartimentale, fa il punto sulla demografia medica, ancora critica nel Lot-et-Garonne.
Il problema del deserto medico è un tema importante nel Lot-et-Garonne, nonostante la comparsa di un gran numero di case sanitarie multidisciplinari (MSP) e di centri sanitari (CDS). «Grazie al Codedem (Commissione dipartimentale per la demografia medica) sono stati creati 28 MSP e otto centri sanitari dal 2009», ricorda Annie Messina, vicepresidente responsabile per gli anziani e la demografia medica del consiglio dipartimentale.
Strutture che hanno consentito l'inserimento di nuovi operatori nel dipartimento, “ma che non bastano più”. “Siamo ancora a corto di medici di base”, avverte Annie Messina, pediatra a Marmande. Con un tasso di 0,6 medici ogni 1.000 abitanti, il Lot-et-Garonne è ben al di sotto della media nazionale (1,2 medici ogni 1.000 abitanti). “Per rientrare nella norma, dovremmo avere almeno un medico ogni 1.000 abitanti”, sottolinea il vicepresidente incaricato della demografia medica.
“L’obiettivo è rimuovere tutti gli ostacoli alla loro istituzione”
Nella volontà di ripopolare i 47 di medici, il consiglio dipartimentale sta lavorando da nove mesi con l'Agenzia regionale della sanità su una piattaforma volta a facilitare l'insediamento dei medici di base. “L’obiettivo è rimuovere tutti gli ostacoli alla loro istituzione”, spiega Annie Messina. Il sistema, ispirato a quello istituito nei Pirenei Atlantici, permette di sostenere i medici a tutti i livelli (ricerca di una sede, di un alloggio o di un lavoro per il coniuge), grazie ad un'azione coordinata con una sessantina di partner. Tra questi, gli istituti pubblici di cooperazione intercomunale (EPCI), la federazione nazionale immobiliare (FNAIM) e la Camera di commercio e industria (CCI). “Nei Pirenei Atlantici, la piattaforma ha permesso di coinvolgere 20 medici”, sottolinea il pediatra, che spera che l'iniziativa, che sarà lanciata ufficialmente il 4 dicembre, attiri altrettanti professionisti nel Lot-et-Garonne .
Oltre alla piattaforma, che risponde a un bisogno immediato, i servizi di attrattiva medica del Dipartimento pensano anche a lungo termine, in particolare accogliendo più tirocinanti negli studi. «Uno studio dell'INSEE dimostra che un giovane medico ha maggiori probabilità di stabilirsi in un reparto se proviene da lì o se ha completato un tirocinio», sottolinea Annie Messina. Secondo asse: trovare alloggi per i tirocinanti per facilitarne l'arrivo, ma anche incoraggiare gli studenti delle scuole superiori a entrare nel settore medico dopo la maturità, “sostenendoli dal secondo anno e fino alla maturità, sotto forma di tutoraggio studenti/licei” , conclude il rappresentante eletto del cantone di Villeneuve 2. Un insieme di azioni volte ad arginare i deserti medici nel dipartimento.
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