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Quasi 400 episodi di violenza domestica nel Cantal dal 1° novembre

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Ieri è stata la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ad Aurillac, la prefettura ha organizzato un momento di dibattiti e incontri presso il centro sportivo. Ha riunito funzionari eletti e vari attori che lottano contro la violenza contro le donne.

Philippe Loss, il prefetto al microfono del nostro Totem :“Ogni giorno ci sono donne vittime di violenza, violenza fisica, violenza sessuale, violenza che a volte può essere costituita da commenti inappropriati che fanno molto male. Nel Cantal non siamo preservati, anzi. Registriamo più incidenti pro capite rispetto alla media nazionale. Ecco quindi che la mobilitazione deve essere totale”.

C'è una consapevolezza Agnès Bouysse direttrice del CIDFF : “Più anche le vittime osano parlarne… Anche i testimoni osano chiamarci per allertarci. Stiamo iniziando a liberare sempre più la parola. Più ne parliamo, più libereremo la parola. Questi effetti sono importanti per noi”.

50 misure mirano proprio a meglio prevenire, tutelare e contrastare la recidiva in caso di denuncia o corrimano. Adesso c’è un’indagine sistematica.

Jérôme Vallavieille è il sostituto procuratore di Aurillac :“Ovviamente ci sono le audizioni dei testimoni, c'è l'indagine di quartiere, c'è l'audizione degli accusati, liberamente o in custodia di polizia. C'è una perquisizione, ecco l'indagine, stiamo cercando di farla il più possibile, nel modo più ampio, nel modo più preciso possibile, per vedere se dietro le violenze che ci sono state denunciate non ci sono altre cose, c'è non di più e non ci sono anche altre vittime. E penso ovviamente ai bambini, perché molto spesso i bambini sono anche vittime indirette della violenza commessa contro le donne”.

Se Cantal è uno dei dipartimenti più sicuri della Francia in termini di delinquenza, purtroppo si colloca al 34° posto in termini di violenza sessuale.

IL Il sostituto procuratore invia un messaggio ai funzionari eletti : “Mi sembra che quando una donna si presenta al servizio di accoglienza del municipio per richiedere un alloggio di emergenza, in quel momento potrebbe esserci un segnale debole sul motivo per cui viene richiesto un alloggio di emergenza? Come stanno forse questi bambini? Se una donna si è appena trasferita e arriva nel Cantal ed è estremamente isolata, estremamente sola, può essere un segnale debole se ci sono storie di rumori notturni, episodi di comproprietà… È anche un segnale che può mettere in discussione noi e indurre il Comune a sporgere denuncia al Pubblico Ministero”

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