Si tratta di due donne francesi e dodici uomini francesi processati in Francia per associazione a delinquere di natura terroristica e imprigionati in Iraq, dopo la caduta dello Stato islamico.
Quattordici jihadisti francesi, uomini e donne, detenuti da diversi anni in Iraq dopo la caduta del gruppo Stato Islamico, devono essere trasferiti in Francia per “risposta” Martedì hanno chiesto informazioni sulle loro azioni davanti ai tribunali, i loro avvocati e i gruppi di vittime.
“Questi uomini e donne sono nati, cresciuti e si sono radicalizzati in Francia, prima di unirsi a un’organizzazione terroristica che a sua volta ha istigato gli attentati perpetrati in Francia. È quindi sul suolo francese che dovranno rispondere penalmente delle loro responsabilità.sollecitava in un articolo pubblicato in Il mondo avvocati di questi francesi detenuti in Iraq o vittime del terrorismo, nonché di un gruppo di vittime degli attentati.
“Silenzio delle autorità francesi”
Mentre la giustizia francese ha emesso mandati di arresto contro gli jihadisti e le autorità irachene hanno espresso il desiderio di vedere queste persone trasferite nel loro paese, i provvedimenti “incontrato però il silenzio delle autorità francesi”si rammaricano degli autori, tra cui l'avvocato Marie Dosé o il presidente dell'associazione 13onze15 Fraternité-Vérité, Philippe Duperron. “Noi (…) chiediamo ufficialmente alle autorità francesi di trasferire questi uomini e donne in territorio francese affinché possano rispondere delle loro azioni”hanno aggiunto.
Secondo questi attori del caso, “due donne francesi e dodici uomini francesi” perseguito in Francia per associazione a delinquere di natura terroristica e incarcerato in Iraq dove “tutti sono stati condannati tra il 2017 e il 2019 alla pena di morte (commutata in ergastolo) o a vent’anni di reclusione”. Da allora hanno vissuto “condizioni di detenzione” Chi “equivalente a trattamento inumano e degradante”secondo gli autori della rubrica.
Undici jihadisti francesi condannati a morte, poi all'ergastolo in Iraq, hanno presentato ufficialmente richiesta di essere trasferiti in Francia per scontare la pena, ha appreso l'AFP all'inizio di novembre da fonti vicine al caso.
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