Dopo un primo mandato di quattro anni, Stéphane Castaings è tornato con una squadra rinnovata alla guida del comitato sportivo regionale delle Landes Béarn, al termine dell'assemblea generale elettiva che si è svolta sabato 16 novembre, nel palazzetto dello sport di Souprosse, a la presenza del deputato Boris Vallaud e di Dominique Degos, vicepresidente del Consiglio dipartimentale, che hanno confermato il loro sostegno alla corsa delle Landes. Va detto che con una sola lista in lizza la suspense non era insopportabile.
Dopo un applauso in ricordo di André Duluc e Jean-Louis Deyris, partiti per raggiungere l'arena celeste, Eugénie Lemoigne, capo della commissione di adesione, ha segnalato 53 gare iscritte alla sfida durante questo periodo. L'unico neo è l'organizzazione di spettacoli non dichiarati in spregio alle norme di sicurezza. E per ricordare che il termine ultimo per iscrivere una gara al challenge era l'1È marzo e che non consentirà alcuna esenzione.
“Grande famiglia”
È seguito l'elenco dei vincitori del trofeo da parte di David Noguès. È la cuadrilla Alexandre Duthen (Dargelos), incoronato anche miglior leader della cuadrilla, a vincere la sfida Landes Béarn 2024. Simon Laffitte vince il trofeo Bernard-Huguet, il Deyris ganaderia, quello del bestiame da competizione, quello di Mathieu Noguès viene premiato per la promozione. bovini e Armagnacaise per la mucca del futuro. Il trofeo per il miglior saltatore viene portato via a Kévin Ribeiro.
Stéphane Castaings ha parlato delle turbolenze che hanno scosso il mundillo all'inizio della stagione: “è stata trovata una soluzione che ha il merito di esistere e che è modulabile”. Per i Samadétois, con un pubblico numeroso e intergenerazionale sugli spalti, l'evento ha avuto un successo generale. “Di fronte alle avversità, più che mai, restiamo uniti”, ha concluso. Commenti pacati e consensuali cui fanno eco quelli del presidente della FFCL, Patrice Larrosa, “ce l'abbiamo fatta perché la corsa delle Landes è una grande famiglia dove ci incontriamo sempre nei momenti essenziali, anche se il lavoro è lungi dall'essere finito”.
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