In campo è andato tutto bene tra Stade Belvésois e Villeneuve-sur-Lot. Domenica 24 novembre, il club del Périgord ha vinto contro il Villeneuvois (26-9), dopo un incontro serrato ma piuttosto tranquillo: solo due cartellini gialli distribuiti.
D'altronde, una volta fischiato il fischio finale, tutto è peggiorato. La colpa risiede in un precedente tra i cadetti dell'Ovalis 24 (raduno di Bugue, Belvès, Lalinde, Saint-Cyprien e du Buisson) e i loro omologhi di Villeneuve-sur-Lot. La scorsa stagione, una lotta generale tra le due squadre è passata inosservata.
Per questa partita della Fédérale 2, in tribuna erano presenti i cadetti dell'Ovalis 24. Dal lato del Lot-et-Garonnais, i tifosi, comprese le mogli dei giocatori, hanno sconvolto i Périgourdins. La tensione continuava a salire.
Dopo il fischio finale, i giocatori del Belvès sono tornati tranquillamente negli spogliatoi mentre i Villeneuvois sono saliti in tribuna per raggiungere i loro cari. È qui che è scoppiata una rissa con i cadetti del Périgord.
“Alla fine i giovani hanno resistito”, si rammarica Jean-Pierre Peuch, presidente dello Stade Belvésois. Con i giocatori di Villeneuve. Questi sono i giovani della nostra regione che sono insopportabili, continua il leader. Ho provato a spegnerlo…” Invano.
Non è finita qui. I Belvésois uscirono dagli spogliatoi e si unirono ai preti. Nel frattempo gli arbitri e il delegato erano nei loro spogliatoi e non hanno visto nulla. Ma hanno ancora l'opportunità di scrivere un rapporto. Risultato: qualche labbro spaccato. Quanto ai giovani Périgourdin, “li ho riuniti dopo”, si arrabbia Jean-Pierre Peuch. Fumava. Sono in libertà vigilata. »
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