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Un campo borghese troppo avido di diritto di locazione

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Riforme del diritto delle locazioni

Un campo borghese troppo avido di diritto di locazione

Le persone si sono rifiutate di inasprire i subaffitti e di allentare la necessità della propria proprietà. Vedremo se la maggioranza borghese in Parlamento imparerà la lezione.

Commento Inserito oggi alle 17:03

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Grande schiaffo per il campo borghese. Le due riforme della legge sulla locazione, da lui imposte contro la volontà della sinistra e del Consiglio federale in Parlamento, sono fallite davanti al popolo. Sorprendente, visto che l’UDC, il PLR, il Centro e il PVL hanno ottenuto più del 60% dei voti alle elezioni. Meno sorprendente se guardiamo nel dettaglio i due progetti.

Nella forma, le proposte avevano un senso. Cosa c’è di più normale per un proprietario sapere chi alloggia nel suo appartamento? O per poterlo recuperare in caso di necessità? I sostenitori hanno visto queste riforme come semplici aggiustamenti tecnici, che hanno permesso di chiarire le regole ed evitare abusi.

In sostanza, avrebbero fatto pendere la bilancia a favore dei proprietari. Il subaffitto sarebbe stato molto più difficile da organizzare. Sarebbe stato necessario ottenere il consenso scritto e i proprietari avrebbero potuto rifiutarlo molto più facilmente. Allo stesso tempo, questi ultimi avrebbero potuto recuperare più facilmente il proprio alloggio invocando la propria esigenza.

Gli svizzeri, di cui oltre il 60% sono affittuari, non si sono lasciati ingannare. Hanno dato voce. Li capiamo. Gli affitti pesano sempre di più sulle loro finanze. E trovare un appartamento a prezzi accessibili è diventato sempre più difficile, soprattutto nelle città. Non è insignificante anche il fatto che il voto negativo sia stato votato in tutte le principali città del Paese, e anche in quelle più piccole.

Il campo borghese può aver guadagnato terreno nelle ultime elezioni, ma la popolazione non è pronta a firmare un assegno in bianco ad ogni voto. Dovrebbe ricordarlo ed evitare di avere gli occhi più grandi del suo stomaco in futuro. Perché sono sempre le persone ad avere l’ultima parola. E Asloca è ai blocchi di partenza per tutelare i propri interessi. Ha già programmato di indire il referendum contro i due nuovi progetti di destra, volti a indebolire le possibilità di contestare il suo affitto.

Delfina Gasche è corrispondente parlamentare a Berna dal maggio 2023. Specializzata in politica, si occupa principalmente di notizie federali. In precedenza ha lavorato per l’agenzia di stampa nazionale (Keystone-ATS) nelle sezioni internazionale, nazionale e politica. Maggiori informazioni

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