Il Presidente della Repubblica ha reso giustizia allo storico e combattente della resistenza Marc Bloch sabato 23 novembre a Strasburgo. “Per il suo lavoro, il suo insegnamento e il suo coraggio, decidiamo che Marc Bloch entrerà nel Pantheon”ha annunciato a mezzogiorno dall'aula dell'Università di Strasburgo, davanti a Daniel Bloch, 98 anni, figlio dello storico, decorato per l'occasione della Legione d'Onore, e Hélène Seguret, 50 anni, pronipote di Marc Bloch.
Leggi la storia | Articolo riservato ai nostri abbonati La guerra di Marc Bloch, “raro sopravvissuto” alle leggi antiebraiche di Vichy ma catturato dalla Gestapo
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Emmanuel Macron ha reso omaggio al “lucidità feroce” e a “coraggio fisico” dall'autore di La strana sconfitta. Di famiglia ebrea alsaziana, professore di storia medievale all'Università di Strasburgo (1919-1936), questo intellettuale divenne uno dei leader della Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale. Imprigionato, torturato e fucilato dalla Gestapo il 16 giugno 1944, scrive nel 1940 “la storia di questa strana sconfitta, quella della nostra volontà francese ottusa dal conservatorismo, addormentata dal conformismo, ammorbidita dalla burocrazia, abbandonata da una parte delle sue élite”ha elogiato il capo dello Stato.
L’idea di una panteonizzazione di Marc Bloch, dopo quelle di Simone Veil, Maurice Genevoix, Joséphine Baker, Missak Manouchian e Robert Badinter, circolava da tempo nella mente del capo dello Stato, che fece La strana sconfitta il suo libro sul comodino. Nel giugno del 2006 un gruppo di storici chiese la traslazione al Pantheon delle ceneri del loro illustre collega, che rinnovò la disciplina storica, ma la famiglia si oppose a lungo. Lo stesso Capo dello Stato ha deciso solo di recente, circa due settimane fa, di concludere il lungo ciclo commemorativo attorno all'80° anniversario della Liberazione della Francia con questo gesto altamente simbolico.
“La famiglia è molto commossa e pienamente soddisfatta di questo ingresso al Pantheon, ha risposto all'Agence France-Presse (AFP) Hélène Seguret, dopo aver assistito al discorso del presidente. Ci auguriamo che questo omaggio che gli verrà reso permetta di far conoscere meglio e più ampiamente la sua opera”. Lo chiede anche la famiglia in una lettera al Presidente della Repubblica “L’estrema destra, in tutte le sue forme, sarà esclusa da qualsiasi partecipazione alla cerimonia” ingresso al Pantheon.
“Malgré-nous”, Natzweiler-Struthof…
Emmanuel Macron ha menzionato nel suo discorso anche i “malgrado noi”, questi 130.000 alsaziani e mosellani considerati tedeschi dopo l'annessione di questi territori, incorporati con la forza nell'esercito tedesco. Loro “La tragedia va nominata, riconosciuta e insegnata perché è quella della Nazione”ha ingiunto il capo dello Stato. Questo tragico episodio della Seconda Guerra Mondiale dovrebbe ora comparire nei programmi di studio degli studenti del terzo e ultimo anno.
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