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La Francia è ben posizionata nella transizione verso l’elettrico

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Secondo un recente studio internazionale, le flotte aziendali francesi sono tra i principali paesi in cui l’elettrificazione delle flotte è più avanzata. Decifrazione.

Questo studio realizzato dalla società di consulenza Frost & Sullivan per conto di Wex, specialista in soluzioni di pagamento per flotte aziendali, è stato realizzato in otto paesi (Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Belgio, Stati Uniti-Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda), dopo più di 500 gestori di parchi di cui 65 in Francia.

La Francia in prima linea nell’elettrificazione

In questi otto Paesi, quasi la metà delle aziende intervistate stima che la propria flotta sarà composta per almeno il 50% da veicoli elettrici entro il 2030. In questo ambito, la Francia è in testa, con previsioni superiori. Infatti, il 20% dei gestori di flotte intervistati prevede di passare a veicoli 100% elettrici entro il 2030. Al contrario, negli Stati Uniti e in Germania, il 64% delle aziende prevede di utilizzare solo il 25% di veicoli elettrici nelle proprie flotte alla fine questo decennio.

Motivazioni innanzitutto economiche

In Francia questo desiderio di passaggio all’elettricità può essere spiegato soprattutto da considerazioni economiche. Infatti, il 79% dei manager intervistati cita la riduzione dei costi come motivo principale che ha portato alla decisione di acquistare veicoli elettrici. Al di là di queste considerazioni economiche, le altre ragioni citate riguardano la tutela dell'immagine del marchio (77%) rispetto al rispetto delle normative (76%). Tuttavia, la decarbonizzazione rimane uno dei principali driver della transizione: il 70% dei manager afferma che è un elemento importante o fondamentale della propria strategia aziendale, sottolineando così l’importanza della decarbonizzazione per le strategie aziendali di risparmio, sostenibilità e branding aziendale.

Leggi ancheQuali strategie di ricarica per le flotte di auto elettriche?

La questione della pianificazione del viaggio

Tuttavia, se lo studio Frost & Sullivan indica che in Francia il passaggio ai veicoli elettrici sembra essere sulla strada giusta, ciò non avviene senza difficoltà, soprattutto per quanto riguarda la questione della ricarica. Sebbene la maggior parte delle imprese francesi si dichiari generalmente soddisfatta delle infrastrutture pubbliche, resta il fatto che il loro utilizzo resta basso. In Francia, infatti, il 55% degli utenti di veicoli elettrici li utilizza, contro una percentuale del 68% negli altri Paesi europei. La ragione principale addotta per spiegare ciò resta la pianificazione del viaggio: il 68% dei manager segnala difficoltà a volte nel conciliare i propri spostamenti con le esigenze di ricarica del veicolo.

Resta ancora da fare per quanto riguarda la messa in rete delle stazioni di ricarica

Secondo l’Associazione dei produttori europei di automobili (ACEA), la Francia è al decimo posto tra i paesi europei in termini di diffusione delle infrastrutture di ricarica, con una media di 4,1 stazioni di ricarica pubbliche ogni 100 chilometri. Si ricorda che tale classificazione è stata effettuata elencando il numero medio di colonnine di ricarica pubbliche per ogni tratto stradale di 100 chilometri. In questa classificazione vengono presi in considerazione i terminali ubicati su autostrade, strade nazionali, provinciali e comunali, a differenza delle infrastrutture di ricarica private (privati ​​e imprese).

Suonò Paga Nome dei terminali di ricarica/100 km
1

I Paesi Bassi

47,5

2

Lussemburgo

34,5

3

Germania

19,4

4

Portogallo

14,9

5

Austria

6,1

6

Belgio

5,5

7

Italia

5,1

8

Pelle scamosciata

5

9

Danimarca

4,4

10

Francia

4,1

Fonte: ACEA

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