Papa Francesco visiterà la Corsica il 15 dicembre, ma non sarà presente una settimana prima per la riapertura di Notre-Dame de Paris. Una scelta che solleva diversi interrogativi.
Il papa andrà in Corsica ma non a Notre-Dame de Paris: di fronte allo stupore che potrà suscitare questo programma, diversi vescovi francesi sottolineano l'attaccamento di Francesco alle “periferie” e i suoi vincoli di calendario. E per una buona ragione, il Vaticano ha annunciato questo sabato che Papa Francesco si recherà ad Ajaccio il 15 dicembre per un “viaggio apostolico” di un giorno, su invito in particolare del vescovo della diocesi François-Xavier Bustillo.
Ancor prima che la visita fosse confermata, la voce si era diffusa durante l'incontro autunnale dei vescovi francesi (CEF) di inizio novembre a Lourdes, suscitando soddisfazione… Ma anche stupore. “Alcuni vescovi sono rimasti infastiditi” dall'annuncio, ha detto uno di loro.
Tra falso arrivo e problema di orario
«Il Papa è emozionato, si è lasciato convincere da Bustillo!» ha detto un altro vescovo francese. Il vescovo di Corsica smentisce ogni “operazione di seduzione”: certamente aveva discusso di un viaggio del genere con il Papa in aprile, ma “non ho forzato”, ha assicurato. Questa visita passa tanto meno inosservata in quanto il Papa non sarà presente, una settimana prima, alla riapertura di Notre-Dame de Paris nel fine settimana del 7 e 8 dicembre.
Ma tutti lo ricordano, come il presidente della CEF Eric de Moulins-Beaufort: “non si è mai trattato veramente della venuta del papa” a Parigi. “La stella della riapertura di Notre-Dame de Paris è Notre-Dame de Paris” e François non ha voluto “distogliere lo sguardo da essa in questa occasione”, ha detto.
A Parigi, diversi capi di Stato e artisti sono stati invitati alla cerimonia che vedrà Emmanuel Macron pronunciare un discorso davanti alla cattedrale. Diversi vescovi invitano anche a non fare un “processo di intenti” al papa su questo tema. “Non è un atteggiamento contro la Francia”, assicura uno, né “sfiducia nei confronti del presidente”, secondo un altro.
«Il Papa è una persona imprevedibile che lavora molto con i sentimenti», ha ricordato una fonte vaticana. Altri vincoli di calendario: il papa sarà trattenuto in Vaticano il 7 e 8 dicembre da un “concistoro” nel quale creerà 21 cardinali; e sarebbe stato difficile ritardare il viaggio, visto il traffico di eventi a Roma nel 2025, anno del “giubileo” (celebrato ogni 25 anni).
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