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La “tragedia” dei Malgrado Nous dell’Alsazia-Mosella deve essere “riconosciuta e insegnata” annuncia Emmanuel Macron a Strasburgo

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Questo intervento era molto atteso: in occasione del 80 anni della Liberazione di Strasburgo Emmanuel Macron, alle cui cerimonie ha presieduto, è tornato questo sabato il destino degli abitanti alsaziani e della Mosellauna storia particolare ancora poco conosciuta in Francia. Nell'Alsazia e nella Mosella annesse dai nazisti, più di 130.000 uomini furono costretti a indossare uniformi tedesche, pena ritorsioni contro le loro famiglie. Circa 40.000 non sono mai tornati: 30.000 sono morti in combattimento o in prigionia e tra 10.000 e 12.000 risultano dispersi.

“Vestiti con un’uniforme che odiavano, servendo una causa che li rendeva schiavi”

“Dobbiamo riconoscere la sofferenza che hanno patito”ha insistito Emmanuel Macron, nel suo discorso al Palazzo dell'Università di Strasburgo e, più in generale, “la sofferenza dell'Alsazia-Mosella, questa annessione di fatto, unica nel nostro territorio”.

“Questi bambini dell'Alsazia e della Mosella furono catturati, vestiti con un'uniforme che odiavano, al servizio di una causa che li rendeva schiavi, strumenti di un crimine che li uccise anche, minacciati di ritorsioni se avessero tentato di fuggire”ha insistito il capo dello Stato, aggiungendo che loro “La tragedia va nominata, riconosciuta e insegnata perché è quella della Nazione”.

Nel 2010 a Colmar, Nicolas Sarkozy è stato il primo presidente francese a rendere pubblico omaggio al “malgrado noi”.I Nonostante Us non erano traditori” ha dichiarato, “ma al contrario vittime di un vero e proprio crimine di guerra”, ha riassunto l'ex capo di Stato. “Abbiamo indossato loro un'uniforme che non era quella del paese verso cui erano rivolti il ​​loro cuore e la loro lealtà. Sono stati costretti ad agire contro la loro patria, la loro giuramento, la loro coscienza”.

Oggi se lo chiede Emmanuel Macron che l'insegnamento di questa particolare tragedia compare nel programma di storia delle classi 3a e 12a elementarei livelli in cui viene insegnata la Seconda Guerra Mondiale. Si tratta, spiega l'Eliseo, di un processo volto a riconoscere le particolarità della storia di ogni francese.

“Non volevamo andarci” testimonia un ex Inspite degli Us

Tra gli ospiti alle cerimonie dell'80° anniversario della Liberazione era presente un solo ex Nonostante-Nous, Jean-Marie Hostert, 99 anni. “Non volevamo andare“, ha insistito al microfono di Timour Östürk, “Abbiamo provato di tutto, ma era così difficile espellere i genitori. È una cosa che ora non si capisce bene. Ma era un problema di protezione della mia famiglia”.

Emmanuel Macron ha parlato anche di coloro che si sono impegnati volontariamente e la cui scelta non deve mascherare l'ingiustizia fatta agli altri. Tra i 14 alsaziani della divisione SS Das Reich che massacrarono la popolazione di Oradour-sur-Glane c'era un volontario.

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