L'anziana è morta venerdì 22 novembre 2024 nel villaggio di Ussy (Calvados), privo di elettricità a causa del recente maltempo. La gendarmeria conferma un'intossicazione da monossido di carbonio, causata dal riscaldamento ausiliario. Una seconda donna è stata portata in ospedale, la sua vita non è in pericolo.
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Nel pomeriggio di venerdì 22 novembre 2024, una donna di 85 anni è stata trovata morta nella sua casa da un membro della sua famiglia, nel piccolo villaggio di Ussy, nel Calvados. I risultati delle indagini svolte dalla gendarmeria confermano i sospetti iniziali: la sua morte è avvenuta per avvelenamento da monossido di carbonio.
Aveva infatti installato accanto al suo un riscaldamento supplementare, in seguito ai blackout di cui soffriva ancora parte del paese dopo il passaggio del temporale Caetano.
Una pratica comune ma che può rivelarsi fatale perché i riscaldatori ausiliari sono progettati per un uso breve e intermittente, in ambienti ben ventilati.
Nella stessa abitazione alloggiava un'altra donna di 72 anni, è stata trovata viva dal parente venuto a trovare i suoi familiari. “Si era sentita male ed era caduta, ma è stata svegliata dalla persona che ha bussato alla porta e gliel'ha aperta.“, relate la gendarmerie.
Questa seconda donna è stata portata al centro ospedaliero di Falaise, ma la sua vita non è in pericolo.
Altre due persone sono state trovate prive di sensi in casa a causa dell'inalazione di monossido di carbonio la sera stessa, a Souleuvre en Bocage, vicino a Vire-Normandie (Calvados). Entrambi sono sopravvissuti all'avvelenamento.
La gendarmeria sottolinea i pericoli derivanti dall'uso del riscaldamento non elettrico senza una ventilazione sufficiente. È necessaria cautela perché “rimaniamo subito sorpresi” da questo gas incolore, inodore e invisibile.
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