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L'unico candidato alla guida del Rinascimento, Gabriel Attal, leader annunciato ed erede contrastato – Libération

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Prima dell'insediamento dell'ex Primo Ministro l'8 dicembre alla guida del partito presidenziale, gli attivisti voteranno questo fine settimana su un'unica lista per il loro consiglio nazionale. Dopo aver preso le distanze da Emmanuel Macron, il capo dei deputati dell'Ensemble pour la République ricambia qualche segno di lealtà.

Le elezioni non dovrebbero tenere nessuno con il fiato sospeso. Questo fine settimana, gli attivisti del Rinascimento dovranno votare elettronicamente su un'unica lista di 150 candidati per il consiglio nazionale (il “Parlamento” del partito). La commissione elettorale dovrà riunirsi in videoconferenza domenica 24 novembre alle 17, prima di pubblicare i risultati. Il deputato Insieme per la Repubblica (EPR) Franck Riester farebbe quasi ridere del suo titolo, per formalità, di “rappresentante” del candidato Gabriel Attal, che guida la lista. Solo sulla pista, l’8 dicembre l’ex primo ministro dovrà essere eletto segretario generale di Renaissance.

Non essendo la suspense ai massimi livelli, notiamo almeno questa originalità: i partiti che scelgono un leader dopo una battuta d'arresto elettorale di solito ne approfittano per farsi a pezzi. Non lì. I macronisti – visto che continuano a chiamarsi così – si risparmiano (o rinviano) il regolamento di conti: un'altra ex di Matignon, Elisabeth Borne, partita anticipatamente per la campagna, ha finito per trovare un accordo con la rivale. “I sostenitori di Gabriel erano tentati di arrivare fino in fondo dicendo che avrebbe avuto più legittimità se ci fosse stata una com

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