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Editoriale Essonne
Pubblicato il
22 novembre 2024 alle 21:00
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Ha denunciato il “rischio per le popolazioni” di essere “esposte a campi elettromagnetici”. Là maggiore (varie a destra) da Breuillet (Essonne) Veronica Mayeur chi era opposto ha l'installazione di a antenna relè sul parcheggio di a centro commercialeè stato rinnegato parlare giudice sommario Di tribunale amministrativo di Versailles.
L'azienda produttrice difende l'“emergenza”
La società Next Tower aveva infatti agito in giudizio il 19 settembre 2024 per ottenere il veto che il consigliere comunale le aveva opposto il 6 maggio 2024: c'era “urgenza” di sospenderla in vista “l’interesse pubblico legato alla copertura del territorio nazionale”.
La società ha infatti degli “obblighi” nei confronti dell'Autorità di Regolazione per le Comunicazioni Elettroniche, le Poste e la Diffusione della Stampa (Arcep) in merito alla copertura del territorio nazionale da parte delle reti di telefonia mobile.
Il progetto dovrà inoltre “contribuire alla copertura” di Breuillet “migliorando la copertura della rete 4G” e implementazione della rete 5G “ad oggi inesistente”.
Copertura “parziale e degradata”.
In questo comune di 8.900 abitanti, “La qualità del servizio rimane ancora oggi mediocre per chiamate e SMS nonché per la connessione a Internet”, ha certificato Next Tower.
Producendo “una mappa simulata di copertura della rete di telefonia mobile”, Next Tower dimostra che il settore in questione ha solo una copertura “parziale e degradata”, conferma il giudice sommario del tribunale amministrativo di Versailles in una sentenza ordinanza del 1 ottobre 2024 che è stato appena reso pubblico.
L’installazione “permetterà di coprire aree attualmente non supportate in modo soddisfacente” e il sito previsto “permetterà di colmare una lacuna di copertura”, pensa considerando “soddisfatta” la condizione di emergenza.
Nessun elemento idoneo a determinare un rischio per le popolazioni
Nel merito, “dall'indagine non risulta alcun elemento di dettaglio idoneo a farlo stabilire l’esistenza di un rischio per le popolazioni derivanti dalla loro esposizione ai campi elettromagnetici emessi dalle antenne ripetitrici della telefonia mobile”, ritiene il magistrato.
Il comune di Breuillet, da parte sua, ha criticato “la mancanza di rispetto da parte della società Next Tower per a obbligo di mettere in comune gli impianti esistenti”sebbene previsto dal Codice delle comunicazioni postali ed elettroniche.
Ma “è chiaro che questo articolo non impone nessun obbligo di condividere siti o tralicci tra gli operatori”, riformula il giudice sommario del tribunale amministrativo di Versailles.
Alla fine, il magistrato ha quindi emesso un “ingiunzione” al sindaco di Breuillet di prendere “in via provvisoria” una decisione di “non opposizione” a tale previa dichiarazione lavori entro il 1° dicembre 2024. Il Comune dovrà inoltre versare a Next Tower 800 euro per le spese legali.
CB/ StampaPepper
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