Par
Michel Moriceau
Pubblicato il
23 novembre 2024 alle 7:56
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Mentre da diverse settimane le temperature stanno gradualmente diminuendo con l'avvicinarsi dell'inverno, i fedeli della parrocchia possono apprezzare il nuovo riscaldamento della chiesa di La Ferté-Macé (Orne).
“L’obiettivo era che nuovo riscaldamento può essere messo in servizio per Toussaint, e così è stato”, ha sottolineato Roland Foucher, vicesindaco per l'ambiente abitativo, nel corso di una presentazione giovedì mattina, 14 novembre, che ha riunito: il sindaco Michel Leroyer e Rémi Dujarrier, consigliere comunale delegato, strade e edilizia abitativa; Benjamin Berny, responsabile degli edifici dei servizi tecnici del Comune; e per la parrocchia di Saint François nel Pays Fertois, Padre Christophe Peschet, parroco, con Olivier Héroutmembro del consiglio economico.
2 anni senza riscaldamento
Per la cronaca, per quasi 30 anni (1995), la chiesa e la cappella romanica sono state riscaldate da un generatore d'aria calda alimentato a gasolio, “che aveva già avuto problemi circa dieci anni fa, richiedendo riparazioni” nota il sindaco.
Nel dicembre 2022, quando l'impianto aveva perso la vita, il municipio ha deciso di rivedere il metodo di riscaldamento con due sistemi indipendenti: uno, a gas, per la chiesa di Notre-Dame; e l'altro con l'elettricità per la cappella romanica.
Se gli uffici sono stati mantenuti durante il primo inverno, “sono stati trasferiti a Bagnoles, durante quello 2023-2024” hanno constatato gli eletti.
Patrimonio comunale
Mentre alcuni potrebbero essere rimasti sorpresi dalla durata del progetto, il sindaco e il suo vice hanno sostenuto che inizialmente era necessario “mettere a norma il locale caldaia con l'intervento dello studio di progettazione specializzato Rémy Gouillioud nel riscaldamento delle chiese”. I lavori dovevano essere eseguiti a monte dai nostri servizi tecnici, senza dimenticare la costruzione delle tubazioni per l’adduzione del gas”.
Si sono poi aggiunte difficoltà per le aziende nell'approvvigionamento di materiali dopo il periodo covid, “in particolare per alcune condotte” specifica Roland Foucher, ma anche problemi di umidità.
Le due principali società ad intervenire sono state la SCF e la società Pottier. Il costo è stato di 166.173 euro IVA compresa a cui vanno aggiunti 6.800 euro per lavori di impermeabilizzazione.
“Questo progetto, che contribuisce al mantenimento del patrimonio comunale, è stato realizzato in autofinanziamento in attesa di un aiuto nel quadro del certificato di risparmio energetico” ha indicato Michel Leroyer. I contratti gas e luce sono intestati alla parrocchia.
“Ci piace questo riscaldatore e la semplicità del suo utilizzo. Vedremo poi quale sarà il costo del consumo”, ha concluso Olivier Hérout.
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