Un edificio murato e coperto di pneumatici e letame a Beauvais lunedì 18 novembre, uffici saccheggiati e agenti insultati a Guéret martedì 19… L'Ufficio francese della Biodiversità (OFB), i cui 2.000 agenti sono ben visibili sul posto, è ancora una volta in azione nel mirino di alcuni agricoltori. Il suo direttore generale, Olivier Thibault, afferma di comprendere la necessità di chiarezza sulle norme, ma chiede di non fare dell'OFS un capro espiatorio.
Come definisci i recenti attacchi contro l'OFB?
Rispetto alle manifestazioni di inizio anno sono stati fatti nuovi passi. Prima c'è stato un quasi attacco a un agente [fin octobre dans le Tarn-et-Garonne]. È andato dai contadini per parlare e qualcuno ha tolto i dadi dalle ruote della sua macchina. Potrebbe aver avuto un grave incidente. E a Guéret c'è stata un'intrusione nei locali. La porta è stata sfondata e le persone hanno cercato documenti per cercare di evitare procedimenti legali. È lo Stato di diritto ad essere sotto attacco.
Siamo consapevoli che non tutti gli agricoltori sono responsabili di queste azioni. E conosciamo le difficoltà che affronta una parte del settore: l'OFB passa il suo tempo lavorando con gli agricoltori, cercando di trovare soluzioni. Non c’è OFB ed ecologia da una parte, e agricoltura dall’altra. L’agricoltura è la prima vittima del cambiamento climatico. Se vogliamo produrre cibo, abbiamo bisogno di un buon ambiente e di lavorare insieme. Ciò rende ancora più difficile ritrovarsi eretti a totem di problemi o a simbolo di difficoltà.
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Perché l'OFB viene preso di mira?
Siamo quasi gli unici agenti statali che lavorano per l’ambiente ad essere in contatto fisico con i residenti rurali. L'OFB è composto da 2.000 persone che trascorrono la vita fuori. Hanno la divisa, stanno a terra, sono visibili. È più facile toccarli che qualcuno che non conosci nascosto dietro uno schermo. I controlli relativi alla politica agricola comune vengono effettuati tramite osservazioni satellitari, altri controlli vengono effettuati tramite dichiarazioni fiscali.
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Gli agricoltori affermano di essere sottoposti a severi controlli e a severe punizioni, anche se i controlli sono pochi e le sanzioni spesso leggere…
Gli agricoltori hanno la sensazione di poter essere pesantemente puniti per fatti che non considerano gravi, anche se in realtà non vengono mai applicate le sanzioni massime. E molti ci raccontano che furono trattati come delinquenti perché furono convocati in udienza e dovettero giustificarsi, anche se alla fine ebbero solo un semplice richiamo alla legge.
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