A Ginevra è giunta alla conclusione la controversia legata alla remunerazione del direttore generale della Geneva Home Support Institution (IMAD). Mercoledì il Consiglio di Stato di Ginevra ha annunciato che è stato raggiunto un accordo.
La decisione del Consiglio di Stato “è entrata in pieno vigore, essendo stati ritirati i relativi ricorsi”, indica il governo di Ginevra in un comunicato stampa.
Quest’estate l’esecutivo cantonale ha criticato il capo dell’IMAD per aver ricevuto un risarcimento di 170’000 franchi al di fuori del quadro giuridico in vigore. Ha chiesto il rimborso di questa somma. Il pagamento di tali compensi era stato approvato dall’ex consiglio di amministrazione dell’istituto.
Il capo dell’IMAD aveva ricevuto retroattivamente 60.000 franchi per il 2023, rispettivamente 50.000 e 60.000 franchi per il 2021 e 2022.
Di competenza del Consiglio di Stato
Questi compensi erano giustificati dai nuovi compiti che il capo dell’IMAD doveva assumersi. Tuttavia, la normativa prevede che la concessione delle indennità derivanti dai nuovi compiti da svolgere spetti al Consiglio di Stato.
Mercoledì, nel suo comunicato stampa, il governo di Ginevra ha precisato che “il pagamento in eccesso a seguito delle decisioni prese dal precedente consiglio di amministrazione dell’IMAD sarà compensato dall’istituto per l’anno finanziario 2024”.
Lo stipendio annuo del direttore generale dell’IMAD ammontava nel 2023 a 290’000 franchi.
at/cab
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