Martedì 19 novembre la funivia Cime Caron in Val Thorens si è scontrata con la stazione di arrivo. Due operai sono rimasti gravemente feriti. L'accusa precisa che l'incidente potrebbe essere legato a un errore umano.
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Erano le 7:01 di questo martedì 19 novembre quando la cabina numero 2 della funivia Cime Caron si è abbattuta ad alta velocità sulla stazione di arrivo della stazione, situata a 3.200 metri di altitudine in Val Thorens, in Savoia. Nella cabina erano poi presenti sedici operai che lavoravano in due cantieri, tra cui quello di un ristorante panoramico. Otto di loro sono rimasti feriti, due dei quali in modo grave. Diverse persone sono state ricoverate in cure psicologiche anche a Orelle e Val Thorens.
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“L’incidente potrebbe derivare da un errore umano senza escludere altre cause tecniche che le indagini (…) potrebbero determinare,” Lo riferisce Anne Gaches, pubblico ministero di Albertville, in un comunicato stampa. Sono questi i primi accertamenti degli investigatori della gendarmeria e del Servizio tecnico impianti di risalita e trasporti guidati (STRMTG) sull'incidente della funivia di Val Thorens.
La cabina era controllata in modalità “cantiere” O “manuale”. Gestione meno sicura rispetto a quando la funivia è utilizzata dal pubblico. Secondo la stazione, l'operaio incaricato del pilotaggio era “estremamente esperto”. Lo sarebbe stato “molto scioccato” dall'incidente e curato dall'unità psicologica.
L'indagine sulle lesioni colpose è stata affidata al CRS Alpes, al gruppo della gendarmeria della Savoia e alla sezione ricerche di Chambéry. Proseguono le indagini nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria, affidata questo giovedì 21 novembre a un gip.
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