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“Sono felice di tornare a Parigi, dove il pubblico mi ha sempre accolto”

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Philippe Jordan, all'Opera di Vienna, nel 2020. MICHAEL POEHN

Il direttore d'orchestra svizzero Philippe Jordan, che è stato per dodici anni direttore musicale dell'Opera Nazionale di Parigi (nominato nel 2009, all'età di 35 anni, vi rimase fino al 2021), assumerà la direzione dell'Orchestra Nazionale di Francia dal 2027. Succederà al rumeno Cristian Macelaru, che lascerà il suo incarico dopo un mandato di sette anni.

Figlio del direttore d'orchestra Armin Jordan (1932-2006) promosso Capobanda alla prestigiosa Opera di Stato di Vienna nel 2020, annunciando però, dall'ottobre 2022, che non rinnoverà il suo contratto dopo il 2025. A 50 anni, l'uomo che è stato anche direttore dei Wiener Symphoniker dal 2014 al 2020, è tornato in Francia, questo tempo alla guida di una grande orchestra sinfonica, determinato, dopo due incarichi presso importanti istituzioni operistiche, a perdere la carica “pesantezza” legato all'opera. Abbiamo intervistato, via WhatsApp, il maestro pochi giorni prima del suo concerto con l'Orchestra Nazionale di Francia, giovedì 21 novembre, alla Maison de la radio et de la musique, a Parigi.

Quali sono stati i motivi che l'hanno portata ad accettare l'incarico di direttore musicale dell'Orchestre national de ?

Dopo due esperienze nei maggiori teatri d’opera – i miei dodici anni all’Opera di Parigi e i miei cinque anni all’Opera di Vienna, l’ultima stagione della quale si concluderà nell’estate del 2025 – era per me ovvio che volessi dedicarmi all’opera sinfonica campo.

Leggi l'intervista a Philippe Jordan (nel 2018): Articolo riservato ai nostri abbonati “La Francia è il Paese che ha avuto fiducia in me”

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Dal mio primo concerto con l'Orchestre national de France, il 3 ottobre 2022, ho capito di aver trovato un partner adatto a me nel suo modo di fare musica. Una sensazione che è aumentata durante il nostro secondo incontro, il 14 ottobre 2023. Mi sono detta: “Finalmente! » Tutto poi si è riunito in modo naturale.

Hai debuttato con l'Orchestre de Paris nel dicembre 2023. Eri in corsa per succedere a Klaus Mäkelä, che lascerà anche lui nel 2027?

No, anche se la mia esperienza con l'Orchestre de Paris è stata un'esperienza molto positiva. Ma la questione non si poneva, tanto che le trattative con l'Orchestre national de France erano già iniziate.

Si passa quindi dall'orchestra dell'Opera di Parigi alla “National”, la più antica delle due orchestre di Radio France. Cosa puoi dire delle loro rispettive identità?

Quando ho scoperto la “Nazionale”, sono rimasto molto sorpreso nel notare molte somiglianze con l’orchestra dell’Opera. Ognuno ovviamente ha la propria personalità, se non altro a causa dei repertori che propone, ma entrambi hanno questa flessibilità e chiarezza di suono, così come la finezza di suonare, che caratterizzano le orchestre francesi. Ciò corrisponde al mio sound design. Mi piace anche la loro curiosità, il modo in cui cercano sempre di approfondire il loro lavoro.

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