Incontri che rappresentano l'occasione per tutti i soggetti istituzionali o associativi di condividere le esperienze che si stanno portando avanti all'estero in tema di tutela dell'infanzia. Singolarmente, non meno di 300 persone provenienti da tutto l'Estero e 200 persone presenti da remoto, che hanno approfittato di questi incontri per interrogarsi insieme sui modi migliori per “Prevenire la violenza attraverso la mobilitazione di tutte le parti interessate.
FJO. con R. Malety
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Pubblicato il 20 novembre 2024 alle 16:30
Nel menu di questi due giorni di scambi sono stabiliti temi che nemmeno i titoli avrebbero potuto limitare:
- Sostegno ai giovani adulti: una questione cruciale per garantire una transizione di successo verso l’autonomia.
- Interruzioni delle tratte: un problema ricorrente che richiede soluzioni adeguate e concertate.
- Il sostegno genitoriale: una leva essenziale per rafforzare la capacità delle famiglie di sostenere i propri figli.
- Giustizia locale: migliore gestione delle situazioni complesse.
Ma in questa sala i tanti partecipanti non si sono fermati solo su questi sentieri segnalati. Per ogni tema, la realtà concreta per ogni persona non è mai lontana. Con esperienze a volte difficili sempre lì da dimostrare che agire per la tutela dei minori, qualunque sia la latitudine, è spesso un percorso a ostacoli in cui rientrano anche le delusioni.
Ma paradossalmente è tutto ciò che ha dato vita qua e là a soluzioni che tutti hanno potuto presentare, approfittando così delle ragioni di questi incontri.
Ciò che è interessante in questi scambi è capire come tutti analizzano e come tutti costruiscono sistemi di risposta nel quadro delle politiche pubbliche.
Maxime Zennou, presidente del Comitato direttivo della rete “Famiglia giovanile d'oltremare”.
Ospitante dei suoi incontri territoriali, la Guadalupa, ampiamente rappresentata tra i partecipanti, ha, con molti mezzi e numerose esperienze, messo in luce ciò che si sta facendo sul suo territorio. Un esempio per alcuni, ipotesi per altri.
In Guadalupa ci troviamo in una situazione in cui dobbiamo davvero preoccuparci della popolazione, della violenza domestica e, di conseguenza, della violenza contro i bambini. E noi, a livello di Dipartimento, ci prendiamo cura di tanti bambini che cerchiamo di sostenere, perché sono già vittime di violenza. E questa violenza si riscontra in tutti i territori d'oltremare. Da qui l’importanza di trovare soluzioni comuni, che possano adattarsi alle situazioni locali.
Nadia Négrit, presidente della Commissione “Infanzia, Giovani, Famiglia” del Dipartimento
La due giorni di Incontri Territoriali avrà permesso di promuovere iniziative e buone pratiche locali, ma anche di far sì che tutti possano trarre da questi scambi, nuove strade da esplorare o realizzare. I beneficiari saranno, in ultima analisi, i bambini e i giovani, di cui occorre prendersi cura preventivamente, per non doverli “riparare” quando la violenza e altri mali della società li hanno decostruiti.
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