Di fronte a questa situazione che rischia di affondare l’economia e di avere conseguenze sulla popolazione, Ousmane Mbaye, presidente di SPIS, chiede un nuovo dialogo per trovare una fascia di prezzo migliore. “Crediamo che un dialogo aperto e costruttivo tra lo Stato e l’Associazione dei Mulini Industriali del Senegal sia essenziale per sviluppare soluzioni sostenibili adatte alle esigenze della nostra società. Pertanto, SPIS invita ufficialmente i rappresentanti statali a partecipare a una serie di discussioni con l’AMIS che noi rappresentiamo. Siamo convinti che, attraverso uno sforzo collettivo e concertato, saremo in grado di fornire soluzioni concrete ed efficaci a beneficio di tutti”, si legge nel comunicato stampa.
Si noti che questa iniziativa, promossa dal presidente del Consiglio nazionale dei datori di lavoro (CNP), Baidy Agne, mira a promuovere un fruttuoso scambio sui seguenti temi: “La ripresa dell’attività di produzione di farina oggi, martedì 25 giugno 2024 per prevenire qualsiasi rischio di escalation e peggioramento della crisi attuale; La contestuale apertura di incontri sulla valutazione dei sistemi attuali e sulla proposta di nuove misure per sostenere le imprese e il settore di fronte alle sfide economiche; Analisi dell’impatto delle normative vigenti ed esplorazione di strade per promuovere un dialogo costruttivo in queste situazioni; Individuazione di strumenti per incentivare le iniziative e migliorare la competitività delle imprese del settore farinoso; Crediamo fermamente che solo una stretta collaborazione tra autorità pubbliche e settore privato consentirà di superare le sfide attuali e preparare un futuro sereno e prospero per il nostro Paese”, ricorda il presidente di SPIS.
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