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Catholic Relief avverte dell'aggravarsi della precarietà nel Maine-et-Loire

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Il Secours catholique ha presentato il suo rapporto annuale sulla precarietà nel Maine-et-Loire e chiede misure per combattere le disuguaglianze e l'esclusione sociale.

La precarietà colpisce sempre più donne – © Adobe Stock

Il Secours catholique ha pubblicato il 14 novembre il suo rapporto annuale sulla povertà, evidenziando una situazione sociale preoccupante nel dipartimento del Maine-et-Loire.

L'associazione, che conta sul lavoro di 965 volontari a sostegno di quasi 4.700 famiglie in difficoltà, constata un peggioramento della precarietà, amplificato dai crescenti ostacoli all'accesso ai diritti sociali.

“Un vero percorso a ostacoli”

Il rapporto evidenzia che il 33% delle persone aiutate nel dipartimento sono prive di risorse. Le donne, particolarmente colpite, rappresentano la metà delle persone incontrate. L’associazione rileva anche un aumento delle richieste legate alle procedure amministrative, passate dall’8% nel 2022 al 12% nel 2023. Questa cifra riflette, secondo l’organizzazione, “ le crescenti difficoltà incontrate dai precari di fronte alla dematerializzazione dei servizi pubblici ».

Nel 2023, il Secours catholique du Maine-et-Loire ha distribuito 147.000 euro per sostenere le famiglie con bisogni essenziali come cibo, affitto e persino bollette energetiche. Le famiglie con bambini, soprattutto tra le popolazioni straniere, sono particolarmente vulnerabili e rappresentano oggi il 55% delle famiglie assistite.

Il rapporto evidenzia gli effetti negativi della dematerializzazione delle procedure amministrative: “ L’accesso alle prestazioni sociali diventa un vero e proprio percorso a ostacoli. La dematerializzazione delle procedure, l’inasprimento dei criteri di ammissibilità e la complessità dei processi di accesso ai diritti accentuano l’esclusione », insiste il Secours catholique.

La dematerializzazione accentua così il mancato ricorso ai diritti, che per le Rsa raggiunge il 36%, in crescita di 10 punti rispetto al 2010. Per l’associazione “ la perdita di vicinanza ai servizi pubblici e la complessità delle procedure impediscono a molti cittadini di accedere all’assistenza di cui hanno bisogno ».

Nel suo rapporto, il Secours catholique formula diverse raccomandazioni, tra cui “ il ripristino dei punti di accesso fisico alle amministrazioni, il rafforzamento dei sistemi di supporto come gli spazi Services, garantendo una migliore distribuzione territoriale e personale qualificato, una semplificazione delle procedure amministrative per rispondere meglio ai bisogni individuali, nonché la creazione di un reddito minimo garantito, considerato essenziale per lottare contro la precarietà estrema ».

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