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Il Senegal è decollato (di Magaye Gaye)

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Da tempo il Senegal, per grazia di DIO, accumula buone notizie che riguardano il livello di politica economica e finanziaria..
Le elezioni legislative si sono svolte bene, confermando la maturità politica del popolo senegalese.. Il Paese ha sempre dimostrato la sua resilienza. Da qualche tempo giungono notizie rassicuranti anche sul fronte economico.

FIDUCIA DEL MERCATO
Il prezzo del debito sovrano del Senegal è aumentato questo lunedì, 18 novembre, secondo i dati Tradeweb, mentre le obbligazioni della maggior parte degli altri paesi africani hanno perso terreno. Il rendimento delle sue obbligazioni in dollari del 2033 era sceso di circa 10 punti base alle 11:45 GMT al 9,28%. Ciò riflette un graduale ritorno della fiducia del mercato.

Questo bellissimo miglioramento corona gli indizi significativi che vi avevo annunciato la settimana scorsa relativi ai seguenti fatti:

1 incassi in aumento di oltre 200 miliardi a settembre rispetto ad agosto,

2 una riduzione dei costi operativi dello Stato di circa 134 miliardi pari al 10,1%;

3 un’effettiva ripresa delle esportazioni e una riduzione del tasso delle importazioni;

4 un avvio soddisfacente della produzione petrolifera che ha raggiunto i 100.000 barili al giorno che apportano allo Stato oltre 150 miliardi di FCFA all’anno;

5 un recupero del potenziale di pesca finora svenduto all’Unione Europea;

6 senza dimenticare la responsabilità dimostrata dalle autorità rinunciando ad un esborso da parte del FMI in attesa soprattutto di rinegoziare le condizioni relative all’attuale programma elaborato dal governo uscente.

Il Primo Ministro, nel corso di una conferenza stampa, aveva fermamente sostenuto che l’iniziativa per la sospensione dei pagamenti proveniva dal Senegal e aveva chiamato a testimone il FMI, che fino ad oggi non lo ha smentito. Quindi per me il dibattito che consiste nel voler dimostrare falsamente che il Fondo ha interrotto le erogazioni di propria iniziativa è parziale.

Rimozione dalla lista grigia del GAFI

Il 2025 dovrebbe essere l’anno in cui inizieremo a realizzare le nostre ambizioni economiche con 3 orientamenti principali :

1 progetti economici realizzabili costruiti attorno alla politica di sostituzione delle importazioni e al rilancio delle esportazioni,

2 una mobilitazione generale dei senegalesi attorno al finanziamento endogeno della loro economia;

3 un ritorno salvifico del genio strategico dello Stato e militare nelle nostre azioni di sviluppo;

Ricordiamo utilmente alcune altre strade :

1 ampliare la base imponibile,

2 rinegoziare contratti traballanti,

3 garantire una responsabilità intelligente,

4 ridurre lo stile di vita dello Stato;

5 rafforzare la qualità della spesa pubblica e scegliere i progetti meglio finanziati;

6 adottare strategie efficaci per la governance e la lotta contro l’impunità;

7 rinegoziare il debito a livello dell’UEMOA.

Magaye Gaye, economista, internazionale
ex funzionario del BOAD

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