Il suo post su Instagram ha fatto scorrere molto inchiostro… Sabato 16 novembre, Delphine di Saxe-Cobourg ha pubblicato una foto di se stessa da bambina, accigliata, con indosso una maglietta bianca su cui appare il suo nome per intero. Nella didascalia, un lungo messaggio in inglese che non ha nulla a che vedere – a prima vista – con la foto condivisa: “La stampa mi ha ricordato anche ieri perché non sono stata invitata a celebrare il King’s Day”, esordisce la principessa, che, infatti, , non era al fianco di suo padre, il re emerito Alberto II, del fratellastro, il principe Laurent, e nemmeno della sua sorellastra, la principessa Astrid, nella cattedrale dei Santi Michele e Gudule di Bruxelles vigilia, per il tradizionale Te Deum in onore del sovrano.
“Il motivo? Non ricevo una dotazione come i miei fratelli e mia sorella, continua Delphine. Non sono stata la benvenuta perché, in sostanza, al momento della mia nascita, i miei genitori non erano sposati tra loro. […] I bambini non scelgono le circostanze in cui nascono. La nostra società e le nostre leggi dovrebbero riflettere i valori che richiedono di accogliere i bambini allo stesso modo, siano essi nati nell’ambito di un primo matrimonio, di un terzo o di un quarto, o anche di un’adozione. Resto fiducioso che un giorno i nostri leader, la società e la Chiesa prenderanno a cuore queste verità.” Prima di concludere questo lungo testo con diversi hashtag tra cui #everychildcounts.
La rabbia della principessa Delphine è risuonata come un tuono dopo anni di guerra legale ma soprattutto di una felice riconciliazione all’interno della famiglia reale, accolta in tutto il Paese. Ancora nel giugno scorso, la principessa artista ha pubblicato, sempre su Instagram, una foto di famiglia con Alberto II, la regina Paola, il suo compagno James O’Hare e i suoi figli, la principessa Joséphine e il principe Oscar. Questa volta è stata la parola “Speranza” a fungere da didascalia. Era allora luglio e Delphine del Belgio e James O’Hare avevano appena partecipato alle celebrazioni della festa nazionale, apparendo in bella vista sulla piattaforma dove solitamente re Filippo e la sua famiglia seguono la parata militare.
Da un partito all’altro i rapporti si sono nuovamente deteriorati? No, se dobbiamo credere ai media belgi che sottolineano che la polemica… era la stessa dell’anno scorso! “Questa situazione riecheggia fatti simili nel 2023. Dopo essere stata esclusa dalle celebrazioni reali dell’anno scorso, Delphine ha scritto una lettera ad Alexander De Croo, primo ministro belga, denunciando la disparità di trattamento nei suoi confronti”, ricordano i colleghi di RTL. Risposta del governo: Delphine del Belgio non ricopre alcuna posizione ufficiale e non è responsabile nei confronti del governo a differenza del principe Laurent e della principessa Astrid. Ma che dire della festa nazionale? Difficile comprendere questa inclusione a geometria variabile, che continua a ferire l’interessato.
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