Dopo l'intervista pubblicata questo lunedì nell'ambito della nostra rubrica “Interviste politiche del lunedì”, in cui Béatrice Leccia, portavoce dell'EELV nel Gard, ha menzionato in particolare la candidatura di Nicolas Cadène per la circoscrizione 6° del Gard in occasione delle ultime elezioni legislative, quest'ultimo ha auspicato esercitare il proprio diritto di replica.
Ecco, integralmente, il testo che ci ha inviato:
“Ero candidato nel sesto collegio elettorale del Gard perché le istruzioni del partito erano che i candidati del 2022 (me compreso) dovessero condurre questa campagna lampo. Non ho esercitato alcuna pressione su di esso. S. Jannekeyn ha tentato di imporre B. Leccia, senza il voto degli attivisti del Gard. Per il sindacato gli ho offerto di essere il mio sostituto. Con tutta la PFN abbiamo condotto una grande campagna. Nonostante il contesto, abbiamo ottenuto il miglior punteggio contro la RN a Gard e qui il migliore mai ottenuto in termini di numero di voti. Abbiamo perso di poco, al 49%, e abbiamo vinto a Nîmes. Marine Tondelier si è congratulata con me e mi ha chiesto di unirmi. L’ho fatto ma gli stessi che volevano imporre la B. Leccia hanno rifiutato la mia adesione per paura “che [je] essere investiti nella loro quota per le elezioni comunali”.
Si tratta di fare politica e la nazionale non ha deciso nulla, perché è di competenza regionale. Per quanto riguarda il mio impegno ambientale, sono stato tra i primi nel Sud ad allertare il Parlamento sui rischi dello shale gas e ho partecipato alla stesura delle leggi sulla biodiversità e contro i rifiuti. Continuerò a lavorare con i tanti ambientalisti sinceri che lavorano per l’interesse comune e cambiano la vita di tutti in meglio”.
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