domenica 1È Dicembre | 16:00 | Incontro con il Gruppo Surrealista di Parigi
Il surrealismo avrebbe già cent’anni? ? I nostri calendari non sono forse queste piccole pietre bianche e nere che segnano il passaggio dei nostri sogni e che insieme diventano a volte un castello infestato e a volte una barricata? ? Le loro ultime pagine non ci sono ancora state consegnate dal vento dell’imprevedibile – e certamente non appariranno nelle sale del Centre Pompidou, dove, tra due dipinti di Max Ernst e Toyen, esperti di frode intellettuale hanno esercitato la loro magri talenti, cercando di ridurre il surrealismo a un'avanguardia artistica racchiusa tra due date: 1924-1969.
Una bella storia è quella di questo movimento rivoluzionario, e che sappiamo essere incompiuta, addirittura incompiuta, perché ogni suo momento è ricco di una promessa utopica capace di contribuire letteralmente e in tutti i sensi al rovesciamento di questo vecchio mondo. Il sogno, la rivolta e sempre l'urgenza di questa prima affermazione che fa arrabbiare gli idioti e delizia i folletti e gli spiriti ammutinati: l'immaginazione è sovversiva o non lo è.
È quindi importante che tutti coloro che si sanno ribelli all'ordine dominante abbiano fantasia, sempre più fantasia. È necessario uscire dal labirinto della razionalità strumentale e contrastare le trappole e le seduzioni della merce. È necessario cogliere le potenzialità liberatorie del linguaggio e aprire la realtà prosaica alle dimensioni di una poesia che chiede solo di essere vissuta.
Ed è necessario che questa poesia risponda ad altre voci ribelli che scoprono le stesse passioni di voler inventare un mondo senza Dio né padrone.
Ecco perché il surrealismo resta questo movimento di emancipazione che si manifesta oggi, ad esempio, attraverso le attività del gruppo surrealista di Parigi, visibile in particolare nella sua rivista Alcheringa. Siete invitati a incontrare alcuni dei suoi membri domenica 1È Dicembre, dalle 16, alla libreria Publico, 145, rue Amelot, Parigi.
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