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Jazz per tutti i gusti questa settimana

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Oha già notato James Brandon Lewis, per una data unica in Francia questo lunedì 18 novembre allo Château Descas, ma il resto della settimana si preannuncia altrettanto impegnativo fino a domenica 24. Grandi standard, jazz tradizionale, jazz vicino al rap, electro, africana o compositori come Philip Glass o Terry Riley, ce n'è per tutti i gusti. Panoramica veloce.

Keyon Harrold alla Grand Poste

Keyon chi? Questo trombettista americano, in programma martedì 19 novembre in rue du Palais-Gallien, a Bordeaux, è poco conosciuto, ma non le persone con cui ha suonato, nel jazz (Gregory Porter, Lonnie Smith, ecc.) o, soprattutto, nel rap e r'n'b: Jay-Z! Beyoncé! Rihanna! Eminem! Keyon Harrold appartiene a questa generazione di jazzisti cresciuti con la musica “urbana” prima di scoprire Miles Davis. Lo dimostra il suo ultimo album “Foreverland”, nominato ai Grammy Awards e di cui suonerà il repertorio a Bordeaux, tra tromba e canto (da 20 a 65 euro).

Omaggio a Billie Holiday al Mercure Hotel

Nel maggio 1947 Billie Holiday fu condannata a un anno di prigione per possesso di droga. Liberata nel marzo del 1948 per buona condotta, rilanciò il 27 con un concerto trionfale alla Carnegie Hall. È questo momento che Michel Parmentier (piano), Marc Alibert (chitarra), Emmanuel Forster (contrabbasso), Daniel Dumoulin (batteria) e Natacha Kanga (voce) evocheranno venerdì 22 novembre all'hotel Mercure di Mérignac. Suoneranno l'intero repertorio (compresi gli standard “Strange Fruit” o “I Cover the Waterfront”) in arrangiamenti d'epoca (36 euro).

I neri vivono a Palmer's Rock

Jacques Schwarz-Bart (sax tenore), Reggie Washington (basso), Sonny Troupé (batteria e percussioni): tre figure del jazz americano, segnato anche dalla musica caraibica, dal funk o dal reggae, che si ascolteranno sabato 23 novembre al Cenon. All’interno del collettivo Black Lives, intendono “far sentire il suono dell’Atlantico Nero”, al crocevia tra Stati Uniti, Caraibi, Africa e Francia. Grandi nomi come Pierrick Pédron (sax alto) o Grégory Privat (pianoforte) compaiono anche in questo ensemble di 12 musicisti, insieme a un DJ o un rapper (da 6 a 28 euro).

Kenny Barron all'Auditorium

È uno dei grandi nomi del festival L'Esprit du piano e la punta di diamante della sua programmazione jazz, questa domenica 24 all'auditorium di Bordeaux: noto per aver accompagnato leggende come Dizzy Gillespie, Stan Getz, Benny Carter o Ornette Coleman, Kenny Barron, 81 anni, è un pianista a tutto tondo, nutrito da queste collaborazioni che coprono tre quarti della storia del jazz. Dallo swing al free, quindi, ma con una predilezione per il bop. Nel suo modo di suonare sentiamo echi di Hank Jones o Oscar Peterson, ma con un'eleganza, una leggerezza e uno swing che cancellano le influenze del gioco (da 20 a 40 euro, lista d'attesa).

E anche…


Kokoroko: una fusione di jazz e afrobeat che delizia l'etichetta londinese Brownswood, in scena mercoledì 20 novembre al Rocher de Palmer.

Bigwax

Kokoroko, afro-jazz inglese mercoledì 20 novembre al Rocher de Palmer di Cenon (6-26 euro); Gauthier Toux, elettro-jazz venerdì 22 al Rocher de Palmer (6-21 euro); Cat's Claw, jazz/blues tradizionale, sabato all'Accordeur, a Saint-Denis-de-Pile (10 euro); Mammal Hands, jazz inglese contemporaneo domenica 24 al Rocher de Palmer (6-26 euro).

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