Mentre si delineava, la vittoria del partito al governo in Senegal, PASTEF, alle elezioni legislative anticipate di domenica 17 novembre, sembra essere confermata dalle prime tendenze dei seggi elettorali. Poche ore dopo la fine del voto, il portavoce del governo, Amadou Ndieck Sarré, in possesso del “90-95% dei risultati”, ha parlato di una “grande vittoria” per la maggioranza presidenziale. Non è stato contraddetto dall’ex capo di Stato Macky Sall, alla guida della coalizione di opposizione, che ha riconosciuto la sconfitta del suo campo, all’indomani delle elezioni legislative. Anche la stampa senegalese, nel suo complesso, ha parlato di un “maremoto” di PASTEF. Otto mesi dopo aver vinto le elezioni presidenziali, la coppia di leader senegalesi Bassirou Diomaye Faye e Ousmane Sonko dimostra la propria popolarità e le speranze riposte in loro vincendo nuovamente alle urne. Sul nuovo Parlamento dovrebbe regnare PASTEF, che sicuramente otterrà la larga maggioranza, se non addirittura la stragrande maggioranza, dei 165 seggi deputati. Questa vittoria quasi certa, in attesa dei risultati provvisori e definitivi, non sorprende. Illustra la sete di cambiamento nel paese di Teranga, dove molti giovani erano impazienti di voltare pagina su Macky Sall.
Era anche difficile credere che i senegalesi avrebbero consegnato a PASTEF le chiavi della presidenza e gli avrebbero rifiutato quelle dell’Assemblea nazionale. Le elezioni legislative di domenica, che si sono svolte senza incidenti di rilievo, consolidano legittimamente il potere di Faye-Sonko e rafforzano ulteriormente la democrazia senegalese, considerata un modello nel continente africano. Aprono la strada ad un governo più sereno del PASTEF che ha avuto tutte le difficoltà del mondo per approvare le riforme nell’ex Assemblea Nazionale, dominata dall’opposizione. Si era instaurato anche un clima di sfiducia tra le due istituzioni, che ha portato il presidente Faye a sciogliere il Parlamento e a indire le elezioni legislative per domenica. La tempesta sarà solo un ricordo, con l’incoronazione di PASTEF che equivale più o meno alla rimozione degli ostacoli al Parlamento. La situazione è indubbiamente girata a favore dei due ormai ex avversari, diventati padroni del paese.
La visione di un Senegal sovrano, giusto e prospero, trasmessa da Faye e Sonko, panafricanisti di sinistra, ha avuto un effetto sulle masse. Una tale filosofia non può che prosperare, in un momento in cui l’ascesa della Francia sulle sue ex colonie è fortemente criticata in Africa occidentale da una nuova generazione in cerca di maggiore dignità e punti di riferimento. Tocca alla coppia Faye-Sonko mantenere gli impegni elettorali, per non essere “vomitata” anche dalla storia. Tra le promesse dei due capi incoronati del PASTEF figurano, tra le altre, il risanamento del quadro economico, la lotta alla corruzione, lo sfruttamento razionale delle risorse naturali, lo sviluppo del capitale umano e l’equità sociale. Si tratta di ambizioni nobili che, se attuate, trasformeranno positivamente il Senegal. Si prevede che Faye e Sonko, che ora hanno pieni poteri, lavoreranno…
Kader Patrick
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