Dopo il tribunale penale dipartimentale, è la volta della sessione autunnale della corte d'assise dell'Alta Corsica. Questo martedì, 19 novembre 2024, si terrà il processo contro Patrick Poitreau53 anni, accusato di stupro del figlio di 11 anniil 6 maggio 2022, alle San Nicolao, nella pianura orientale. Da quella data l'uomo si trova in custodia cautelare.
La parte civile chiede la revoca della camera di consiglio che si applica d'ufficio, in caso di processo con minore. L'imputato ammette i fatti. Particolarità di questo caso, il cinquantenne si trova in uno stato di recidiva legale. È stato condannato a dieci anni di reclusione penale e dieci anni di supervisione socio-giudiziaria con ordine di trattamento per atti simili commessi contro i suoi due nipoti, dalla Corte d'Assise di Var, il 15 ottobre 2004. È stato terminato la pena nel centro penitenziario di Casabianda fino al 26 marzo 2009. Dopo la liberazione si stabilisce definitivamente in Corsica.
Secondo l'ordinanza di rinvio a giudizio redatta dal gip da noi consultato, i fatti sarebbero stati denunciati dal figlio dell'imputato, il 6 maggio 2022. Quel giorno egli si sarebbe presentato alla gendarmeria di Cervione, accompagnato dalla madre e da suo cugino. Sentito dagli inquirenti, ha riferito di essere stato vittima di stupro mentre si trovava presso il padre durante le vacanze, essendo la coppia genitoriale separata.
L'imputato ammette i fatti
In quel momento l'imputato viveva in una casa mobile, presso un campeggio situato in località San Nicolao. Il ragazzino descrive una scena in cui suo padre esegue una Fellatio forzato su di lui mentre lo tiene per le braccia, prima di chiedergli di fare la stessa cosa su di lui, dopo essersi spogliato. La vittima rifiuta e riesce a fuggire verso la spiaggia per avvertire il cugino.
Durante l'audizione davanti ai gendarmi, ha denunciato anche uno stupro avvenuto in casa famiglia quando aveva “sei o sette anni”: “Suo padre poi lo ha costretto a baciargli il pene, cosa che lui ha obbligato a fare,” riporta l'ordinanza del gip. Messo in custodia di polizia, Patrick Poitreau contesta inizialmente i fatti prima di ammetterli durante la sua terza udienza.
Rischia l'ergastolo.
Nel corso degli interrogatori davanti al gip, ha mantenuto il riconoscimento dei fatti precisando di non avere alcun ricordo della scena descritta dal figlio prima del maggio 2022, quando aveva sei anni: “L'unica cosa che devo dire è che se mio figlio ne ha parlato, allora è successo” afferma l'imputato davanti al gip.
Al momento dello stupro, Patrick Poitreau era sottoposto a monitoraggio psichiatrico con farmaci. Antidepressivi che associava al consumo eccessivo di alcol.
La perizia medica effettuata sulla vittima attesta stress post-traumatico, pensieri suicidi, rabbia significativa nei confronti del padre, una certa mancanza di fiducia e autostima oltre a disturbi mentali dell'umore.
Patrick Poitreau rischia l'ergastolo. È difeso da Me Jean-Pierre Ribaut-Pasqualini. Le parti civili sono rappresentate da Me Valérie Vincenti.
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