La legge finanziaria per il 2025 introduce importanti modifiche fiscali volte a rafforzare il controllo e la trasparenza delle strutture economiche collaborative in Marocco. Le società per azioni (SEP) e i gruppi di interesse economico (EIG) saranno soggetti a nuovi obblighi, in particolare alla loro inclusione nell’ambito dell’imposta sulle società (IS). Queste riforme segnano una svolta nella gestione fiscale di questi enti.
Le società per azioni (SEP) e i gruppi di interesse economico (EIG) occupano un posto particolare nell’economia marocchina. Tali strutture, spesso utilizzate per mettere in comune risorse o svolgere attività specifiche, hanno finora beneficiato di un regime fiscale separato. Tuttavia, a partire dal 2025, saranno soggetti (in assenza di modifiche alla PLF 2025 alla Camera dei Consulenti) a un quadro fiscale rafforzato, che prevede in particolare l’obbligo per alcuni di loro di pagare l’imposta sulle società (IS). Queste misure, previste dalla Legge Finanziaria 2025 (PLF), mirano ad armonizzare le pratiche fiscali, rafforzare la trasparenza e consentire un migliore controllo delle entrate generate.
Una svolta fiscale per SEP e GIE
Il PLF 2025 propone una riforma chiave: l’inclusione dei SEP e dei GIE nell’ambito di applicazione dell’IS, una prima assoluta per questi soggetti. Attualmente i SEP senza personalità giuridica sono esclusi da questa imposta, salvo in caso di opzione irrevocabile. D’ora in poi dovranno adeguarsi tutti i SEP comprendenti più di cinque soci persone fisiche o almeno una persona giuridica.
Quanto ai GIE, anche loro saranno soggetti all’IS, ma con una particolarità: la loro tassazione sarà calcolata a nome dei loro membri, in base alla loro quota di reddito netto del gruppo. Ciò consentirà di tracciare le entrate generate da questi enti e garantire una tassazione più equa. Questa integrazione mira anche a colmare le lacune nel monitoraggio delle dichiarazioni fiscali: in precedenza, l’amministrazione fiscale non disponeva di alcun meccanismo per verificare se i membri dei GIE o dei SEP dichiarassero correttamente la loro quota di reddito.
L’obiettivo dichiarato di queste misure è duplice: rafforzare la trasparenza e limitare gli abusi fiscali legati a queste strutture, spesso gestite in modo informale.
Nuovi obblighi contabili e di rendicontazione
Il rafforzamento del quadro fiscale è accompagnato da nuovi requisiti contabili. I SEP, soggetti o meno a IS, dovranno ora tenere la contabilità secondo le norme in vigore. Questo obbligo mira a garantire una migliore tracciabilità delle entrate e delle uscite, consentendo al contempo all’amministrazione fiscale di verificare in modo più efficace le dichiarazioni dei soci.
Per i SEP non soggetti a IS i soci saranno tenuti ad allegare alla dichiarazione annuale i documenti contabili societari che consentano di determinare la loro quota sui risultati netti conseguiti. Questa misura responsabilizza i membri, siano essi persone fisiche o giuridiche, e pone fine all’opacità fiscale che circondava queste strutture.
Per quanto riguarda i GIE, questa nuova normativa li spinge ad adottare pratiche simili a quelle di altre società. I membri, siano essi fisici o morali, dovranno includere la loro quota di risultati nella rispettiva dichiarazione, che allinea il loro trattamento fiscale ad una logica di trasparenza.
Domande sull’applicazione pratica
Nonostante questi progressi, restano da chiarire alcuni punti, in particolare le modalità di dichiarazione e pagamento dell’imposta sulle società per i SEP. La nota di presentazione del PLF 2025 precisa che l’imposta sarà stabilita a nome del socio avente il potere di agire per conto della SEP. Rimangono tuttavia dubbi sul ruolo di questo partner designato, soprattutto se si tratta di una persona fisica.
Ad esempio, dovrà includere il risultato fiscale del SEP nella dichiarazione dell’imposta sul reddito personale (IR)? Oppure dovrà presentare una dichiarazione separata per conto della SEP, con un numero di identificazione fiscale separato? Queste incertezze sollevano preoccupazioni, in particolare riguardo al rischio di doppia imposizione o di vuoto normativo.
Per i partner dei SEP e dei GIE resta un’altra domanda: come verranno trattate le quote dei risultati? Se per le persone giuridiche la situazione sembra chiara – dovranno includere la propria parte nella propria dichiarazione IS –, il caso delle persone fisiche resta poco chiaro. Le azioni saranno considerate reddito professionale o reddito da capitale mobile? Tante le zone grigie che dovranno essere risolte con una circolare applicativa.
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