Venerdì 15 novembre, il giorno prima dello storico 7° round della Coupe de France per il Comtal (R2), due giocatori, uno della bandiera e uno della riserva, si sono recati allo stadio Castonetois di La Roque, che ospiterà il duello contro Le Puy (N2), per preparare la sala di ricevimento. Anche un modo per misurare la temperatura. Segnalazione.
Venerdì, 15:00 I dintorni del prato dello stadio d'onore La Roque profumano di erba appena tagliata. Il sole comincia a passare dietro lo stand Castonetoise. Regna la serenità, tanto che è quasi difficile immaginare che, ventiquattr'ore dopo, la folla e il fervore non lasceranno più spazio al silenzio.
Simon Petiaut e Mathias Renaud si fermano lungo il corrimano. “Non vedo l’ora di essere lì”soffia il primo dei due Caussenard. Alla vigilia dello storico 7° turno della Coupe de France per il loro club, sono venuti a preparare lo spettacolo che accoglierà i loro cento ospiti, dai partner ai dirigenti dei club sportivi ruteni, compresi i funzionari eletti dei municipi e delle autorità calcistiche.
Dal punto più alto della tribuna la vista del campo è mozzafiato. “Avranno i posti migliori”osserva Petiaut guardando attraverso le vetrate. Sotto lo sguardo del ritratto firmato di Zinedine Zidane appeso dietro il bancone, i due sono impegnati a sistemare i tavoli, compreso quello che accoglierà la numerosa delegazione del Puy dopo la partita. Un incontro tra due mondi. “E chi avrebbe mai pensato che Comtal un giorno avrebbe avuto diritto ai biglietti ufficiali”ha sorriso mentre mostrava al difensore della squadra portabandiera i biglietti recanti il sigillo della Federazione.
Il Calcio d'inizio è ancora lontano, mentre i due calciatori del Comtal raccontano i momenti che seguiranno il fischio finale. Alla festa che avrà risonanza, qualunque sia il risultato. Un po' come giovedì sera, quando i fuochi d'artificio hanno rotto il silenzio notturno che avvolgeva il villaggio di Sébazac. “Era lui!”dice Renaud ridendo e guardando Petiaut. Con uno dei suoi compagni di squadra di riserva, ha dato il suo tocco in dirittura d'arrivo della squadra gagliardetto durante l'allenamento. “Volevamo giocare a ultras.” Mentre a Rignac si metteranno i ramponi a inizio pomeriggio, Simon Petiaut e la II squadra prenderanno la strada direttamente a Onet per vedere Mathias Renaud e la sua squadra muovere i primi passi in campo.
I tavoli sono a posto. Tutto è pronto, tranne quello che riempirà i frigoriferi, che arriverà solo la mattina dopo. I Causenard scendono e non resistono alla tentazione di avvicinarsi al rettangolo verde, di toccare l'erba su cui Comtal si appresta a scrivere una pagina memorabile della sua storia. Chiudono il cancello e lasciano che lo stadio La Roque si goda la pace e la tranquillità. La calma prima della festa.
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