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Yvelines: parroco della città da più di 15 anni, Étienne Guillet diventa vescovo a Seine-Saint-Denis

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Indosserà ufficialmente l'abito talare viola il 16 febbraio, nella cornice molto solenne della basilica di Saint-Denis. Un prete di città nel mezzo della necropoli dei re di Francia! Étienne Guillet, 47 anni, parroco di Trappes (Yvelines) da nove anni e attualmente di stanza a Mantes-la-Jolie, è appena stato nominato vescovo della diocesi di Saint-Denis (Seine-Saint-Denis) da papa Francesco.

La notizia è arrivata venerdì 15 novembre. E costituisce “un segno forte” accolto subito dalla Fraternità Missionaria delle Città. “La sua nomina è un riconoscimento molto esplicito del peso sempre più significativo delle città e dei quartieri popolari nella crescita dinamica della nostra Chiesa in Francia”, commenta questo movimento che riunisce volontari laici e una quindicina di sacerdoti che officiano nei quartieri sensibili dell'Île -de-. Étienne Guillet conosce bene le realtà e le fragilità di questi cristiani provenienti da contesti molto diversi. »

Un'infanzia a Louveciennes prima del viaggio

Sui social, la recentissima nomina di Étienne Guillet viene applaudita anche da padre Jacques Noah Bikoe, suo successore presso la parrocchia Saint-Georges di Trappes, nella quale ha officiato per nove anni.

Padre Guillet è cresciuto a Louveciennes, una cittadina elegante degli Yvelines. Ha studiato economia a Lille (Nord), poi si è recato in Tailandia per due anni, come addetto allo sviluppo.

Al suo ritorno, “spinto da una convinzione interiore”, entrò nel seminario di Saint-Sulpice, a Issy-les-Moulineaux (Hauts-de-Seine). Sette anni di studio. Una licenza canonica in teologia. E valigie preparate e riconfezionate a seconda dei suoi incarichi successivi nelle parrocchie popolari della diocesi di Versailles: Mantes-la-Ville per cinque anni, poi Houilles, Trappes e il gruppo parrocchiale di Mantes-la-Jolie, al quale si era appena unito Settembre.

A Roma con dodici giovani cattolici dei quartieri

Maestro nell’arte di “creare legami tra comunità”, Étienne Guillet ha parlato a Le Parisien nel dicembre 2021, durante la messa di Natale. Ha poi ricordato la polemica che imperversa da diversi mesi a Trappes, città regolarmente citata dagli editorialisti di CNews, che la attribuiscono ai suoi problemi di insicurezza e all'”influenza islamica” denunciata da Didier Lemaire, ex professore di filosofia all'Università Liceo di Plaine-de-Neauphle.

«Qui la comunità cattolica e le comunità musulmane fanno lo stesso lavoro», insisteva allora il sacerdote. Non siamo migliori degli altri, né peggiori. Insieme, abbiamo la responsabilità umana per questa popolazione”.

Lo scorso gennaio, su iniziativa di Étienne Guillet e della Fratellanza Missionaria delle Città, dodici giovani cattolici di Yvelines, Val-d'Oise e Seine-Saint-Denis hanno beneficiato di un'udienza privata con il Papa, a Roma. Il progetto di questo eccezionale incontro in Vaticano è nato all'indomani dei disordini del giugno 2023 seguiti alla morte di Nahel, il 17enne ucciso a Nanterre (Hauts-de-Seine) durante un controllo di polizia.

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