Al Senato i centristi intendono pesare sul bilancio dello Stato. “ Vogliamo avviare il dibattito su Iva e orario di lavoro, per ridurre altri aumenti fiscali previsti altrove” nel bilancio, afferma il senatore del Finistère Michel Canévet in un comunicato stampa dell'Unione centrista. Questo gruppo guidato dal capo dell'UDI Hervé Marsiglia, che conta 60 eletti, costituisce la seconda parte del “maggioranza senatoriale” a fianco del gruppo Les Républicains (130 membri) e a sostegno del governo di Michel Barnier.
Nel dettaglio, il gruppo centrista, il terzo gruppo al Senato, intende proporre durante il dibattito sul bilancio un aumento di due punti dell'aliquota ordinaria dell'Iva, portandola dal 20 al 22%, per un guadagno stimato di 13 miliardi di euro. secondo Michel Canévet. Preservando i beni di prima necessità, colpiti dalle aliquote Iva ridotte. L'Assemblea nazionale ha così adottato una disposizione proposta dal governo per esentare dall'IVA, in Martinica e Guadalupa, un elenco di prodotti di “prima necessità”traduzione di un accordo concluso il 16 ottobre a Fort-de-France per lottare contro l'alto costo della vita. In cambio, altri prodotti che attualmente sono esenti da IVA in questi dipartimenti – come le apparecchiature elettroniche o nautiche – dovrebbero in futuro essere soggetti a questa imposta.
Estendere l'orario di lavoro legale
Sull'orario di lavoro, il gruppo centrista intende proporre di estendere l'orario legale portandolo a 1.625 ore annue – rispetto alle 1.607 attuali includendo l'orario di lavoro. “Giornata di solidarietà” – per ricavi pari a sei miliardi di euro, tre dei quali sarebbero destinati al settore anziani. Questa proposta va addirittura oltre l'idea di crearne un secondo “Giornata di solidarietà”, oggetto anche di discussione nell'Alta Assemblea.
Bilancio 2025: bocciata in commissione la parte “spesa”.
“L’Iva è l’imposta che ha il minor effetto recessivo sull’economia”ipotizza all'AFP il senatore centrista del Finistère. Per quanto riguarda l'aumento dell'orario di lavoro, secondo lui è giustificato perché “lo sforzo deve essere collettivo”.
Da parte sua, Hervé Marsiglia lo assicura nel comunicato stampa del suo gruppo “Queste grandi linee guida saranno punti di vigilanza che ci guideranno durante i dibattiti per costruire un bilancio equilibrato, accettabile e non recessivo”. Altre proposte delicate dei centristi: la mancata sostituzione di un funzionario pubblico su quattro nelle funzioni di supporto; o addirittura la riduzione del budget per lo “Sport Pass” e il “Culture Pass”. Risparmio che consente loro di eliminare il fondo in cambio “precauzione” mirato agli enti locali, dovrebbe fruttare tre miliardi.
Non avendo l'Assemblea adottato né il bilancio della Previdenza sociale né quello dello Stato, il Senato è in prima linea su questi testi, esaminati da lunedì per il bilancio della Previdenza sociale, poi dal 25 novembre per quello dello Stato.
(Con AFP)
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