In una lettera ai membri della RN, il presidente del partito di estrema destra attacca il sistema giudiziario dopo le richieste della procura nell'ambito del processo contro gli assistenti parlamentari del FN.
Una giustizia che “perseguita[rait]” Marine Le Pen e che compirebbe una forma di “vendetta” contro di lei. In una lettera ai membri della RN, rivelata da RTL e consultata da BFMTV, Jordan Bardella ha denunciato giovedì 14 novembre le requisizioni effettuate il giorno prima dalla Procura nell'ambito del processo contro gli assistenti parlamentari del FN (ex-RN).
Mentre chiedeva cinque anni di carcere, tre dei quali sospesi, una multa di 300.000 euro e soprattutto una sentenza di ineleggibilità contro il tre volte candidato alle presidenziali, il capo del partito di estrema destra continua la strategia del suo campo. Ancora una volta mette in discussione l’istituzione giudiziaria. La sua “convinzione”: “Una parte della giustizia cerca di trionfare dove i nostri avversari hanno fallito”.
Per leggere Jordan Bardella, significherebbe “non solo mettere a tacere una donna integra” ma anche “privare milioni di francesi del loro voto” per le prossime elezioni presidenziali.
Un argomento ripetuto più volte dagli eletti del RN e descritto giovedì come “un grande atto di ipocrisia” da Xavier Bertrand, il presidente di LR dell'Hauts-de-France convinto che il partito di estrema destra abbia “un candidato alternativo”. Nella persona di… Giordano Bardella, il cui libro “Quello che cerco”, è uscito la settimana scorsa.
“Mobilitazione”
Nella sua lettera ai membri, quest'ultimo conclude con un appello “alla mobilitazione in tutta la Francia, sul campo e sui social network”. Avete sempre potuto contare su Marine Le Pen, sulla sua voglia di difendervi, sulla sua patriottismo. Dimostrare a chi vuole zittirci che non è sola”, esorta.
Il caso che riguarda il capo dei deputati del RN è quello dei sospetti di posti di lavoro fittizi al FN mirato a sottrarre denaro al Parlamento europeo a beneficio del partito. Oltre a Marine Le Pen e al suo partito di estrema destra, altre 24 persone sono sotto processo.
Mercoledì, la Procura ha sottolineato che il “sistema” messo in atto, che è stato “rafforzato” con l'arrivo di Marine Le Pen alla guida del partito nel 2011, è “senza precedenti” nella sua durata, nella “quantità” di malversazioni ( 4,5 milioni) e il suo “carattere organizzato e sistematizzato”.
Sophie Dupont con Baptiste Farge
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