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in Francia, commando assassini sulle tracce di un avversario azero – Libération

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Investigazione

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Alla fine di settembre, un rifugiato in fuga dal regime petrolifero è stato trovato ucciso a coltellate a Mulhouse. L'omicidio, ancora irrisolto, fa eco ai tentativi di omicidio di Mahammad Mirzali, uno YouTuber nel mirino di Baku. L’inchiesta giudiziaria su quest’ultimo caso, alla quale “Libération” ha avuto accesso, descrive per la prima volta i meccanismi di questi attacchi provenienti dal Caucaso.

In Azerbaigian, nel secolo scorso, Vidadi Isgandarli era pubblico ministero. Un ragazzo solido e temuto, in giacca e cravatta, che insegue la corruzione nel piccolo paese appena indipendente, dicono quelli a lui vicini. Poi le autorità lo hanno messo da parte. Il magistrato avrebbe ficcato il naso negli affari degli Aliyev, autocrati di padre in figlio – prima Heydar, poi oggi il figlio Ilham – che governano dal 1993 su questa parte del Caucaso ricca di idrocarburi, controversa ospite della COP29 . Dopo un periodo nelle carceri di Baku per aver denunciato, nel 2010, elezioni legislative truccate in cui era candidato dell'opposizione, Isgandarli andò in esilio in Georgia, poi in Francia. Senza sapere che Parigi sarebbe diventata, qualche anno dopo, uno dei principali obiettivi di Aliyev. Al punto che la Francia ha deciso, mercoledì 13 novembre, di boicottare la COP29, dopo a

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