Dopo oltre tre settimane di dibattiti, si è concluso giovedì pomeriggio a Nancy, dopo più di tre settimane di dibattiti, il processo cosiddetto “Cartellino rosso”, che giudicava una truffa di diamanti e criptovalute da 28 milioni di euro, che ha coinvolto anche squadre di calcio professionistiche, dopo le difese degli avvocati della difesa. La decisione, messa in consultazione, sarà resa il 31 marzo.
Martedì il pubblico ministero Vincent Legaut ha chiesto condanne fino a otto anni di carcere per i 22 imputati, di cui solo uno è sfuggito alla pena detentiva.
Dato il numero impressionante di parti civili, più di 900, e di avvocati, 150 coinvolti in questo caso, i tribunali hanno affittato il Centro Congressi di Nancy per le udienze.
L'enorme sala degli spettacoli, tuttavia, non è mai stata molto piena: la settimana scorsa, al massimo, una sessantina di vittime sono venute ad ascoltare i loro avvocati.
In totale, tra il 2016 e il 2019, più di 1.300 persone sono state indotte con l'inganno dai siti web a credere erroneamente di investire in bitcoin o diamanti.
Anche le squadre di calcio, sei di loro (Lorient, Marsiglia, Brest, Rennes, Nantes e Digione) hanno subito tentativi di frode nel 2017. Altre tre (Sochaux, Angers e Tolosa) sono state truffate per somme comprese tra 10.000 e 35.000 euro.
Un decimo del danno sequestrato dai tribunali
Sono state proprio queste truffe ai danni delle società calcistiche ad avviare le indagini e a portare alla luce questa vasta rete, come ha spiegato l'avvocato della Lega calcio professionistica, Benjamin Peyrelevade.
All'udienza non erano presenti le “teste pensanti” della rete di truffatori, in fuga verso Israele, si sono rammaricati di avvocati e imputati. Il pubblico ministero ha inoltre chiesto la condanna a otto anni di reclusione e l'emissione di un mandato d'arresto contro l'uomo considerato il leader della rete, Mickaël I., 47 anni, in fuga in Israele.
La truffa è durata quattro anni, dal 2016 al 2019: i truffatori adescavano le loro vittime su siti web dove pubblicizzavano rendimenti straordinari per investimenti in bitcoin o diamanti.
Il tema delle deliberazioni, oltre alla colpevolezza o meno degli imputati, sarà anche quello di sapere se le vittime avranno diritto al risarcimento dei danni in considerazione del danno subito. Un danno patrimoniale, certo, ma anche morale, ha sottolineato Vincent Legaut nelle sue richieste.
Nel corso del procedimento i tribunali hanno sequestrato 2,8 milioni di euro, ovvero solo un decimo del danno finanziario totale.
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