Come previsto, la Federazione nazionale dei sindacati degli agricoltori (FNSEA), associata ai Giovani Agricoltori (JA), ha fissato il punto di partenza per la mobilitazione dei rispettivi membri, lunedì 18 o martedì 19 novembre, a seconda dei dipartimenti. Per il resto del movimento il calendario non è ancora chiaro. Per quanto riguarda le modalità delle manifestazioni, queste sono lasciate alla discrezione delle sezioni dipartimentali del sindacato, la FDSEA. “Tutto dipenderà dal meteo, nei campi c’è ancora lavoro”ha sottolineato Arnaud Rousseau, presidente della FNSEA, mercoledì 13 novembre, nel corso di una conferenza stampa, riconoscendo anche che le richieste erano diverse a seconda delle regioni e dei settori. “In Occitania e in Nuova Aquitania il livello di rabbia è più alto. La situazione più tesa»ha aggiunto.
Tuttavia, ha precisato che le mobilitazioni potrebbero durare fino a metà dicembre, o addirittura riprendere a gennaio, svolgendosi in tre fasi. Per il primo atto, la direzione nazionale della FNSEA suggerisce assembramenti davanti alle prefetture oltre che sulle varie “rotatorie europee” dislocate sul territorio. “Non vogliamo un remake dei “gilet gialli””tuttavia, afferma Pierrick Horel, presidente della JA.
La scelta di questi luoghi di mobilitazione dovrebbe riecheggiare il tema di questa prima fase, sottotitolata: “L’Europa come un setaccio”. La data del 18 novembre corrisponde invece all’apertura del G20 a Rio de Janeiro in Brasile, vertice nel corso del quale dovrebbe essere sancito l’accordo commerciale tra l’Unione Europea e i paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Uruguay, Paraguay e Bolivia). essere menzionato. I suoi promotori credono che la sua firma sia imminente.
“La cessazione dei vincoli”
Ancorando la sua mobilitazione su questo tema, la FNSEA si unisce agli altri sindacati agricoli, il Coordinamento rurale e la Confederazione contadina, che da anni lottano non solo contro questo accordo con il Mercosur ma più in generale contro tutti gli accordi di libero scambio che, secondo loro, , penalizzare l’agricoltura europea. Rousseau è più sfumato, poiché rifiuta l'accordo con il Mercosur “così com'è”. La FNSEA cita anche altri temi europei, come le riduzioni fiscali sulle importazioni ucraine, la pressione esercitata dalla Cina sulle vendite di cognac, carne di maiale o latticini dei Ventisette o il timore di una nuova tassazione imposta dal governo Trump sui paesi europei. settore agroalimentare.
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